
Molti dei nostri cavalli atleti, all’apparenza senza particolari problemi, presentano invece piccoli disagi che, se gestiti adeguatamente, gli permettono di affrontare il lavoro con maggiore relax e ne migliorano le performance. Molti sono problemi subdoli perché non si manifestano in un vero e proprio dolore ma non permettono comunque al cavallo di essere sempre al 100% come noi vorremmo. Fa parte di una corretta gestione quindi, seguire questi piccoli accorgimenti quotidiani che, se ripetuti per lunghi periodi, entrano a far parte della vita del cavallo e ne migliorano
Spesso in clinica arrivano cavalli che portano 2 o addirittura 3 coperte sulla schiena. È vero che se il cavallo è tosato è necessario coprirlo adeguatamente, ma troppe coperte sono comunque un peso tale da limitarlo nei movimenti ed essere per lui fonte di stress. È come se noi umani indossassimo sempre un cappotto e tre piumini…
Per ovviare a questo problema io non toso mai i miei cavalli ma, quando l’autunno comincia ad affacciarsi, accendo la luce nel box per qualche ora al giorno mimando così giornate più lunghe e quindi più primaverili. In questo modo il pelo cresce pochissimo e una buona coperta pesante diventa sufficiente. E, visto che la tecnologia è entrata anche nel mondo equino per fortuna, oggi esistono delle fantastiche coperte create con tessuti hi tech che, riuscendo a trattenere il calore, associano una azione antalgica sulla schiena assolutamente benefica per i cavalli. Queste coperte, a marchio Back on Track, l’azienda svedese che le produce, sono tessute con un filo di poliestere intriso di polvere di ceramica: questo materiale è in grado di riflettere il calore generato dal corpo stesso aumentando l’afflusso sanguigno. Promuovere la circolazione ha un effetto salutare perché stimola i processi di guarigione. Il calore accelera i processi metabolici dell’organismo e incrementa l’afflusso di sangue ricco di ossigeno e di nutrimento per i tessuti. Inoltre, favorisce lo scorrimento della linfa nei canali linfatici: tutto questo si traduce in un’eliminazione più veloce e completa delle tossine che rallentano i processi di guarigione con una riduzione dell’infiammazione e di conseguenza del gonfiore e del dolore. L’utilizzo di questa tecnologia sembra essere molto efficace anche nel controllo delle infiammazioni di tendini e legamenti.
Fare le fasce al cavallo dopo il lavoro è, per molti cavalieri, parte della normale gestione quotidiana. Una fascia ben fatta crea un buon supporto per tendini e legamenti e aiuta a prevenire o ridurre gonfiori, sia durante l’esercizio che durante le ore in box. È fondamentale che le fasce siano fatte da mani esperte perché il rischio è sempre quello di creare un danno ai tessuti molli della gamba (tendini e legamenti). È importante usare sottofascia imbottiti che creino una barriera tra la gamba e la fascia così che la pressione si disperda e non ci sia possibilità di alterare, con una fasciatura troppo stretta, il normale flusso sanguigno.
In clinica tutti i cavalli con problemi di tendini di notte sono tenuti fasciati e personalmente utilizzo i sottofascia Back on Track proprio per i motivi elencati prima. Il sottofascia crea un microclima a contatto con la gamba che favorisce la circolazione del sangue, circolazione che a livello della parte distale della gamba del cavallo è fisiologicamente scarsa. Per questo motivo tendini e legamenti lesionati a quel livello ci mettono molto tempo a guarire: la scarsa circolazione non favorisce l’afflusso di sostanze utili per la ricostruzione delle fibre e non permette un veloce smaltimento dei cataboliti tossici, che in corso d’infiammazione ne aggravano inesorabilmente una condizione già compromessa. Per questo motivo si cerca di mantenere calda la gamba del cavallo avvalendosi delle fasce. Anche in questo caso
Dott. Carlotta Caminiti
Centro veterinario “Le Cicogne” – Agrate Conturbia (No)