Implementazione delle attività motorie e sportive, trasmissione dei valori dello sport e divulgazione dei sani stili di vita. Questi gli input delle attività progettuali e sperimentali scolastiche volute dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e rivolte alle scuole primarie e secondarie, attraverso una circolare che propone una serie di offerte formative provenienti da alcune Federazioni Sportive Nazionali.
La FISE arriva sui banchi di scuola con un progetto nato dopo numerosi tavoli tecnici coordinati dal Consigliere Federale Emanuela Mafrolla e dal Cavaliere Vittorio Orlandi. Progetto poi confluito in un accordo con il Ministero e pronto ad essere operativo.
“Ginnasticando con il Pony” si propone di promuovere e diffondere nelle scuole la cultura e il sistema valoriale degli Sport Equestri attraverso l’offerta di una serie di attività ludico-didattiche finalizzate ad avvicinare i giovani al pony inteso come animale d’affezione.
Arrivati a questo punto, viene spontaneo chiedersi in che modo il progetto FISE possa colmare il gap consistente nella mancanza di una struttura idonea a tal fine, all’interno delle scuole. Un problema logistico che gli sport equestri hanno in comune con il nuoto, l’hockey, il rafting, la vela e il canottaggio. Tutte specialità inserite con gli sport equestri nella circolare MIUR e riconosciute come importanti attività progettuali scolastiche, pur non essendo le scuole dotate di spazi idonei.
Veniamo, dunque, al meccanismo operativo del suddetto progetto FISE.
“La pratica dello Sport insieme al cavallo è molto utile per la crescita psico-motoria dei giovanissimi e il cavallo è un’importantissima risorsa educativa per la formazione dell’individuo oltre a facilitare e favorire i processi di socializzazione. La nostra proposta progettuale dunque va in questa direzione e disegna un percorso ben definito. Il programma – spiega Emanuela Mafrolla – prevede quattro incontri, due all’interno della scuola e due in un centro ippico federale. Il primo incontro, con funzione conoscitiva, si svolge a scuola. Lo staff tecnico federale presenterà il progetto e riceverà le idonee segnalazioni da parte dei docenti, su eventuali casi particolari all’interno delle classi. Grande attenzione infatti sarà dedicata ai ragazzi con problemi di apprendimento e disabilità di vario genere. Il secondo incontro – prosegue il Consigliere Federale Mafrolla – si svolge presso le strutture di un circolo ippico, individuato tra i disponibili e i più vicini alla scuola. Gli alunni saranno condotti dallo staff tecnico federale all’interno di un percorso ludico-didattico finalizzato a una prima conoscenza del pony, attraverso nozioni di etologia che gli permetteranno di avvicinarsi ai pony in piena autonomia e sicurezza creando anche le indispensabili condizioni di confidenza e fiducia che i bambini devono avere relazionandosi con l’amico pony. Il terzo incontro si svolge a scuola – continua Emanuela Mafrolla – durante l’ora di educazione fisica. In questo terzo incontro gli studenti svolgeranno una serie di attività motorie finalizzate alla preparazione atletica per la successiva messa in sella. Saranno, inoltre, approfondite le nozioni di morfologia, con particolare attenzione al sistema motorio e respiratorio degli equidi. Per il quarto incontro – conclude il Consigliere Federale – si torna in maneggio per insegnare agli alunni a prendersi cura personalmente dei pony e vivere l’esperienza conclusiva della messa in sella”.
Non resta che conoscere il responso delle scuole. A loro, infatti, spetta l’ultima parola sulla scelta delle attività progettuali presentante dalle federazioni.
Quel che è certo, è che l’equitazione riassume in sé valori unici rispetto all’intero mondo sportivo.
“Parliamo di integrazione – ha commentato il presidente federale Vittorio Orlandi – parliamo di rispetto per la natura e di parità tra uomo e donna. La nostra Federazione, attraverso questo progetto, può tramandare valori educativi fondamentali che partono dal senso di responsabilità verso un altro essere vivente. Questo è un valore aggiunto senza pari”