Due chiacchiere con Lorenzo De Luca per il quale ogni giorno è una nuova conquista

Due chiacchiere con Lorenzo De Luca per il quale ogni giorno è una nuova conquista

La stagione agonistica 2015 ha portato al giovane Lorenzo De Luca grandi cambiamenti, nuove opportunità, ma soprattutto importanti conferme. Il cavaliere azzurro ha iniziato il suo anno cambiando scuderia e datore di lavoro, ma fin da subito ha potuto vedere le sue scelte ripagate da una serie di successi, da nuove esperienze ai massimi livelli internazionali e dalla partecipazione ai Campionati d’Europa di Aquisgrana, il suo secondo campionato consecutivo nei ranghi seniores dopo i WEG dello scorso anno.

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Dal primo di gennaio Lorenzo fa parte del team Stephex, scuderia sportiva del commerciante e uomo d’affari belga Stephan Conter che ha come suo quartier generale una moderna e funzionale struttura alle porte di Bruxelles. Qui Lorenzo è in buona compagnia, perché, accanto ad altri cavalieri di ottimo livello, come ‘prima monta’ il gruppo Stephex vanta un fuoriclasse del calibro del tedesco Daniel Deusser.

Si conclude con un bilancio positivo il primo anno a marchio Stephex, malgrado tu abbia perso una cavalla come Geisha con la quale hai partecipato agli Europei ed a diversi grossi Gran Premi internazionali. Che cavalli avrai a disposizione per il prossimo anno?

Sono contento della scelta che ho fatto. Qui mi trovo bene, abbiamo un’ottima organizzazione e c’è molta armonia. Devo molto a Stephan che oltre a permettermi di gareggiare nei migliori concorsi del mondo con cavalli di altissima qualità mi sprona continuamente a dare il massimo per spiccare ad alto livello.

lorenzo de luca 2Lo scorso anno la mia partecipazione ai WEG è arrivata un po’ per caso. Non aveva avuto modo di fare esperienza in Coppa delle Nazioni ed ho montato una cavalla (Evita) con la quale avevo gareggiato poche volte.
Quest’anno grazie alla Super League è andata diversamente. Ho avuto una buona progressione, mi son fatto un po’ le ossa e con Geisha ho poi fatto un campionato d’Europa che giudico positivo. Ora la cavalla è stata venduta ed è con Wesley Newlands.
Per la prossima stagione oltre ad Erco van’t Roosakker, che è stato comunque il mio cavallo di punta prima che sbocciasse Geisha, ho un gruppo di giovani promettenti che stanno già girando bene nei 3 e 4 stelle.
Conto molto su Silverstras e Zoe, che sono di proprietà di Rory Marzotto alla quale devo molte delle opportunità che ho avuto negli ultimi 4/5 anni. Rory e Stephan vanno molto d’accordo ed hanno Zoe in comprorpietà.
Ho anche un’altro cavallo, Limestone Grey, un grigio che è arrivato quando è partita Geisha. Poi ci sono anche Homer de Reve con il quale ho appena vinto il GP di Neeroeteren e Gangster de Lonchamp, entrambe cavalli che si stanno comportando molto bene.

Cosa ti ha portato in Belgio e come vivi questa esperienza all’estero?

Le motivazioni che mi hanno portato in questo paese sono molteplici. Il Belgio è una nazione che vive di cavalli e grazie alla sua posizione geografica ed al suo clima è oggi il centro nevralgico dell’attività equestre europea. C’è molta professionalità, partecipo a concorsi nazionali tutti i martedì e mercoledì ed agli internazionali durante il fine settimana.
Non ho scelto di lasciare l’Italia perché avessi difficoltà a trovare lavoro, ma semplicemente perché volevo confrontarmi con altre realtà, volevo conoscere gente nuova e cercare di emergere tra i ‘big’ di questo sport. In parole povere volevo vedere dove potevo arrivare.
Da Lecce possiamo dire che è una strada lunghissima quella che ho percorso. Per me è come un sogno e con questi cavalli e questa organizzazione ogni mattina mi sveglio e sono contento di andare in scuderia.
Ragazzi come me qui ce ne sono tanti e nessuno rinfaccia o rimprovera qualcosa alla sua nazione d’origine. Facciamo gli stessi sacrifici che fa chiunque vuole fare carriera nella vita.

Sei anche stato fortunato e hai trovato una bellissima ragazza da Stephex che ha talento e condivide la tua stessa passione!

Si Jonna è svedese e anche lei come me lavora da Stephan ed ha un gruppo di cavalli con i quali gareggia anche ad alto livello. Mia sorella a Piazza di Siena mi ha detto come hai detto tu: “Lorenzo complimenti, come sei fortunato è bellissima.”
Nel frattempo sono stato bravo e sono riuscito convincere Jonna del fatto che sia lei la “fortunata” ad aver incontrato me e non il contrario (aggiunge il nostro Pise scherzosamente)!

Dicevamo che all’estero ci sono più opportunità. Quali sono stati gli incontri positivi che hai fatto?

Facendo concorsi all’estero è più facile mettersi in evidenza ed incontrare qualcuno che ha interesse e voglia di affiancare il nome della propria attività a quello di un atleta emergente. Per me quello che è importante è fare le scelte giuste, lavorare con persone con le quali è possibile avere un dialogo costruttivo, un rapporto limpido e di reciproca stima.

Una delle mie più grandi soddisfazioni è quella di aver instaurato delle partnership che durano nel tempo. Sono grato ai miei sponsor ed allo stesso tempo onorato della fiducia che mi dimostrano continuando a stare al mio fianco.
Soprattutto per quel che riguarda gli sponsor tecnici i prodotti che uso devono convincermi e fare la differenza per i miei cavalli. Con il marchio britannico ReadySupp ad esempio abbiamo instaurato un’ottima collaborazione. Mi trovo bene con i loro integratori dei quali uso in modo particolare il Performance Joint per Silverstras e Zoe ed il Moody Cow e l’Ultra Calm che sono ideali per le femmine o per i soggetti un po’ più sensibili e caldi.

Quest’anno un’ottima opportunità ti è arrivata anche dall’Italia. Se non sbaglio adesso vesti una divisa importante.

Si sono entrato a far parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare dopo il Longines Global Champions Tour di Roma. Sono orgoglioso di vestire una divisa così prestigiosa e mi rendo conto che come atleta sia un grande privilegio avere il sostegno dell’arma. Un motivo in più per impegnarsi ancora più a fondo nella prossima stagione.

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