Un altro buon cavallo lascia l’Italia, un altro soggetto nato ed avviato allo sport sulla nostra penisola probabilmente ci renderà orgogliosi gareggiando per una bandiera che non è il tricolore. Si tratta di Coriandolo di Ribano (Cassini II x Baldini I), soggetto intero di 8 anni allevato da Giannello Colonna, lo stesso illuminato allevatore che mise al mondo Silverstras (Quantum x Corofino I), saltatore baio che sotto la sella di Lorenzo De Luca conquista numerosi piazzamenti e vittorie ai massimi livelli internazionali.
Dietro ogni cavallo venduto, però, c’è una storia, dietro ogni buon cavallo ci sono sorrisi e lacrime ed il caso di Coriandolo non è diverso.
A 4 anni lo stallone baio figlio di Cassini II approda sotto la sella dell’argentino Mariano Ossa e con lui inizia a partecipare a gare per cavalli giovani. E’ un cavallo bellissimo e la sua qualità non tarda a farsi riconoscere. A 7 anni Coriandolo è pronto a fare sul serio e viene impiegato con successo in gare di 1,40m finché succede quel che tutti sappiamo. Mariano Ossa monta in gara il cavallo di un cavaliere che glielo affida dopo essersi infortunato qualche giorno prima. L’esito positivo di un controllo anti-doping eseguito all’internazionale di Cattolica proprio in quei giorni e su quel cavallo arriva come un fulmine a ciel sereno per il cavaliere sudamericano e per la sua fidanzata, l’azzurra Chiara Arrighetti che da amazzone professionista comprende fin troppo bene la tempesta nella quale sono finiti.
Il regolamento anti-doping non ammette ammende, non ci sono scuse, è difficile discolparsi anche in una situazione in cui le circostanze e le prove, a parere di tutti, sono adatte ad essere ritenute per lo meno valide attenuanti alla responsabilità dell’atleta.
La sospensione arriva inesorabile e la giustizia oltre ad avere i suoi tempi ha costi spesso esorbitanti, così i cavalli giovani di proprietà di Mariano vengono venduti, mentre lentamente i proprietari dei soggetti che ha in lavoro li affidano ad altri. Quasi tutti. A dimostrare fedeltà e fiducia a Mariano Ossa è Giannello Colonna che decide di lasciare i suoi cavalli a Pistoia e di farli montare a Chiara:
Quest’anno con Chiara il bravo Coriandolo inizia a cimentarsi nei primi Gran Premi e le richieste non stentano ad arrivare. Rimane invece l’incertezza circa il futuro di Mariano. Stare in attesa di un verdetto da parte della FEI lo consuma e quindi quando poco tempo fa riceve la telefonata dell’amico e connazionale Luis Pedro Biraben, alla domanda se ha qualche buon soggetto da offrirgli, gli propone Coriandolo.
Biraben a luglio ha conquistato a Toronto la medaglia di bronzo individuale ai Giochi Panamericani e siccome in seguito ha venduto la sua compagna di gara, la baia Abunola, a Margie Goldstein Engle è in cerca di un giovane promettente.
Detto fatto, pochi giorni dopo Luis Pedro sale su un aereo ed arriva in Italia. Coriandolo, che ha appena finito di saltare all’Equieffe di Gorla Minore, fa un’ottima prova ed anche la visita veterinaria da parere favorevole all’acquisto. Nel giro di qualche giorno si concretizza la vendita dello stallone ed iniziano a scorrere le lacrime in scuderia. Vederlo andare via dopo tanti anni è dura anche per il suo groom.
Ma le novità non sono finite e sono belle sorprese. Negli stessi giorni in cui a Pistoia ci si prepara a salutare Coriandolo arriva dalla FEI un’offerta di patteggiamento che permette al tribunale di pronunciarsi. L’8 di marzo, dopo 18 mesi di sospensione, Mariano tornerà finalmente in sella. Ci sarà tutto da ricostruire, sponsor e proprietari da riconquistare, ma si lustreranno nuovamente gli stivali e si andrà in gara.