Linite, la campionessa di famiglia

Linite, la campionessa di famiglia

Poco tempo fa in un articolo parlavo di femmine saure e della pessima reputazione che hanno presso i veri “uomini di cavalli” stranieri, soprattutto in Inghilterra ed in Irlanda. Le performance di molte saltatrici “rosse” agli Europei di Aquisgrana mi avevano indotto a dedicarmi ad una ricerca che sfatasse questo mito una volta per tutte. E’ normale quindi che la mia attenzione durante le finali dei cavalli giovani di Arezzo lo scorso fine settimana sia stata catturata dalla campionessa della femmine di 5 anni, Linite.

Nei 3 giorni di gare la composizione della giuria deputata alla valutazione attitudinale dei cavalli cambia continuamente, ma al vertice della classifica i giudici hanno sempre voluto la piccola saura presentata da Gabriele Pina che ne è al tempo stesso l’allevatore, il proprietario, l’addestratore ed il cavaliere.

Ma torniamo alle femmine saure. In Linite Gabriele rivede molte delle qualità della nonna materna, una cavalla con la quale il cavaliere appena diciottenne ebbe la fortuna di poter affrontare le prime gare un po’ serie della sua carriera.

Se non dobbiamo fidarci dei detti sulle femmine saure, se siamo d’accordo che “l’abito non fa il monaco”, allora dobbiamo anche ricordarci che “il nome non fa il cavallo”. Bene, la nonna di Linite si chiamava PORCINA e fu acquistata presso le scuderia di Francoise Mathy dalla giovane Paola Tagliabue.

Appena la vidi mi piacque subito. Aveva 5 anni ed era piccola, ma tarchiatella, con una testa elegante, un culone da quarter e la criniera bionda. Aveva un bel salto e tanta qualità. Nella mia mente la stavo già portando a casa, poi la scoperta del nome. Beh non era certo il massimo per il mondo del salto ostacoli, mi immaginavo le battute se alla fine non avesse saltato bene
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ci racconta Paola che ovviamente acquistò la cavalla senza pentirsene mai.

PaolaFotorI primi anni la montò spesso anche Guido Dominici e la cavalla si qualificò e si piazzò bene nelle finali del Criterium proseguendo poi una buona carriera prima di essere venduta a Marco Roveda. E’ proprio con l’ex patron della Fattoria Scaldasole che Gabriele Pina vide Porcina saltare delle gare grosse e ne rimase affascinato. Non poteva sapere che qualche anno più tardi in sella avrebbe avuto l’occasione di acquistare Porcina prima che arrivasse all’età della pensione.

Dopo un paio di stagioni Porcina (Platon x Jazz x Surioso) fu ritirata e messa in razza, ma la scelta di uno stallone per lei si limitava a soggetti giovani, particolarmente fertili e disponibili in seme fresco. Ebbe due figlie Fanthasia (da Last One) e Mhelina (da Nec plus Ultra de Septon).

Fanthasia ha gareggiato con Gabriele nelle gare riservate ai cavalli di 4 e 5 anni e, vista la sua bravura, è stata destinata alla piccola Beatrice. Nell’attesa che la bimba crescesse e che la potesse montare Fanthasia è stata coperta e dall’incrocio con Lincolm L è nata Linite.

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“Gli allevatori dicono che spesso le caratteristiche appartenenti alla linea materna saltano una generazione, io penso che questo sia successo proprio con Linite”, afferma Gabriele. “In lei rivedo molte delle qualità di Porcina. Modello, fisico, galoppata e soprattutto la testa sono ereditati dalla nonna.”

E con Linite, chissà, potrebbe continuare una bella storia di famiglia. La piccola rossa dal cuore d’oro, oltre a Beatrice che già la accudisce orgogliosamente in concorso, ha altri due bimbi che la aspettano per salire in sella.

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