Aspre critiche da parte di McLain Ward nei confronti dei percorsi della Fei World Cup Final

Aspre critiche da parte di McLain Ward nei confronti dei percorsi della Fei World Cup Final

McLain Ward ha affidato alla sua pagina Facebook una riflessione sulla Fei World Cup Final 2015 che si è conclusa ieri a Las Vegas con la vittoria da parte del campione elvetico Steve Guerdat. L’atleta statunitense critica duramente i percorsi della finale ideati da Anthony D’Ambrosio che giudica eccessivamente cattivi e sportivamente poco corretti.

Quella che segue è la traduzione del testo pubblicato da McLain Ward.

Di tanto in tanto condivido su Facebook i miei pensieri riguardo a concorsi o campionati importanti. Lo faccio principalmente per ringraziare persone e cavalli che mi hanno aiutato ad avere successo. Di solito ritengo che non sia il luogo appropriato per esprimere commenti in relazione a tematiche controverse, ma nelle mie riflessioni sulla finale di Coppa del Mondo di quest’anno devo commentare i tracciati e l’influenza che hanno avuto sull’esito della competizione. Per me è stato la peggior gara sportiva che io abbia visto in un campionato in tutta la mia carriera. Sono sempre stato abituato a ricercare in me stesso le cause di un mio mancato risultato prima di guardare altrove e posso dire che non mi sono mai sentito così sconfitto.  Ho avuto la sensazione che non fosse montando bene, in avanti e fluido che si riusciva a superare le insidie proposte e mi sembra che la maggior parte degli altri cavalieri abbiano avuto gli stessi problemi. Persino il vincitore è praticamente passato attraverso due oxer per arrivare poi ad un titolo più che meritato. Anche se penso che Steve sia al settimo cielo per questo successo, sono sicuro che la strada per arrivarci e l’ultimo percorso non siano stati proprio come lui avrebbe sperato. Non ho mai visto tanti buoni cavalli fermarsi, entrare nei salti e dare la sensazione di essere totalmente persi ne ho mai visto tanti top cavalieri costretti a tirare e spingere per riuscire ad arrivare ad una distanza mediamente buona. Il problema non è stata l’altezza o la profondità degli larghi, ma l’avvicinamento a molti degli ostacoli.  Il direttore di campo che ha disegnato i giri di questa settimana è stato un ottimo cavaliere ed è un super direttore di campo, ma, esattamente come noi cavalieri e trainers dobbiamo riflettere sulle nostre performance e sul nostro lavoro, lo deve fare anche chi costruisce i percorsi.  I direttori di campo devono ideare tracciati che non siano solo una sfida per i migliori, ma che siano in grado di produrre una competizione sportiva equa ed adeguata oltre che spettacolare. Faccio le mie congratulazioni più sentite a Steve che ha come nessun altro ha meritato questo vittoria, un grande uomo ed un grande cavaliere. Well done e alla prossima.

McLain Ward ha montato Rothchild, ma nell’ultimo giro ha optato per il ritiro chiudendo la sua finale in 20esima posizione. In molti ricorderanno il cavaliere americano in sella a Sapphire, la fenomenale saura con la quale chiuse al secondo posto la Fei World Cup Final del 2009.

 

 

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