Proroga del commissariamento federale e rincari ai tesserati

Proroga del commissariamento federale e rincari ai tesserati

Arriva il Natale e sotto l’albero dei tesserati Fise, con un packaging accattivante, anche quest’anno c’è un “bel regalo”. Se Babbo Natale rimarrà incastrato nel camino o non troverà l’indirizzo di alcuni di noi, però, non sarà una gran perdita, anzi. Il dono che la Fise anche quest’anno ci riserva è un bell’ aumento di alcune delle tante voci di spesa a carico dei suoi tesserati.

Che novità !!

Pochi giorni prima dell’annuncio dell’ennesima proroga del commissariamento, decisa dal Consiglio Nazionale del Coni il 18 dicembre, sono state pubblicate  le “Quote di spettanza” della nostra federazione per l’anno 2015.

La lettura del listino prezzi ha suscitato sdegno e aspre critiche alle quale gli atleti di tutte le discipline hanno dato ampio sfogo sulle pagine dei social network. Il momento storico ed economico, la mancanza di dialogo da parte dei vertici della federazione nei confronti della base, la sensazione di totale abbandono vissuta dagli operatori del settore non hanno certo aiutato a far digerire questa ennesima imposizione piovuta dall’alto e annunciata senza spiegazioni di alcun genere.

Come si poteva prevedere, non hanno tardato ad arrivare le richieste di chiarimenti da parte delle diverse associazioni, alle quali la federazione ha risposto con un articolo dal titolo “Fise, risanamento e rigore morale“, pubblicato ieri sul sito federale.

Basta leggere il titolo che una smorfia si fa strada sul viso di chiunque sia avvezzo ad ascoltare le elaborate, contorte e tristi motivazioni dietro alle quali la Fise ha sempre nascosto qualsiasi aumento. Questa volta si parla pure di “morale” e di “ragioni del cuore”. Mentre cerchiamo di trattenere le lacrime, leggiamo il seguito:  “e del portafoglio”. Così ci torna alla mente un vecchio detto “mettiti una mano sul cuore e l’altra sul portafoglio”.

Chi non si ricorda dei rincari stellari che dovevano servire a comprare i Pratoni del Vivaro ? Chi ha dimenticato i corsi di riqualifica che hanno impegnato diverse centinaia di istruttori ? Vi sono piaciuti? Tranquilli adesso ne farete di nuovi.

Ma veniamo alle motivazione addotte dalla federazione.

A quanto pare la Fise ha messo a punto un programma di corsi di aggiornamento che riuscirà “ad uniformare l’insegnamento e le sue metodiche” grazie alla collaborazione di tecnici federali evidentemente particolarmente abili visto che quelli attivi fin’ora non ci erano riusciti. Questi corsi, a quanto pare, saranno obbligatori e gratuiti. La loro gratuità  ci lascia perplessi, però, visto che tra le nuove voci di spesa c’è una quota di 100 euro che tutti gli istruttori dovranno versare.

Scusate, ma se un servizio è gratuito come fa a generare un costo per il tesserato/istruttore ?

Ci sorge spontanea un’altra domanda. Il commissario ha il compito di analizzare i bilanci e di risanare il debito o è stato incaricato dal Coni di occuparsi del nostro sport in toto  ? Con l’esperienza lavorativa maturata in tanti anni il primo obiettivo è sicuramente nelle sue corde, ma il secondo ?

Riportiamo uno stralcio dell’articolo:

“Le ragioni del cuore. E’ necessario che la FISE sia in ordine non solo dal punto di vista contabile e amministrativo, ma anche e soprattutto da un punto di vista etico e di regole.

Proprio in merito a quest’ultimo punto è necessario chiarire che il risanamento economico della nostra Federazione passa attraverso un rigore morale, che ha coinvolto e dovrà coinvolgere necessariamente tutti i settori, tutti i dirigenti nazionali e regionali e tutti i tesserati. Le parole d’ordine in questo momento sono spirito di partecipazione, collaborazione e condivisione dei sacrifici. Questi, e solo questi, sono i principi che hanno guidato e guideranno l’attività dell’attuale dirigenza federale sino al termine dell’incarico.Ne consegue che anche la questione delle quote di spettanza per il 2015 rientra nella linee guida appena esposte, con una precisazione: delle 124 categorie riportate in questa tabella ne sono state modificate 11 rispetto al 2014.”

Si parla di “spirito di partecipazione”, “collaborazione” e “condivisione dei sacrifici”. Adesso, perdonatemi, ma chi partecipa, chi collabora e chi condivide con i tesserati i sacrifici ? Risposta: altri tesserati. Ci riflettiamo meglio e ci vengono in mente anche i comitati organizzatori, coloro che con il loro lavoro ed i loro investimenti e, dopo aver pagato la Fise, ci permettono di andare in concorso a spendere altri soldi, parte dei quali andranno alla Fise.

Cerchiamo, leggiamo e rileggiamo, ma non riusciamo a trovare alcuna traccia di una qualche allusione a tagli dei costi di gestione, di amministrazione o di personale federale. Non troviamo da nessuna parte un indizio che ci spieghi a cosa sono serviti i soldi versati dai comitati regionali. Per carità, non pretendiamo una vera spending review, ma due parole a riguardo potrebbero anche farle.

Colpevoli di aver generato parte degli aumenti sembrano essere anche, e ancora una volta, i contratti per la copertura assicurativa di chi, a diverso titolo, si occupa di equitazione. A riguardo non abbiamo ancora avuto modo di valutare la convenienza dei nuovi accordi posti in essere dal commissario, ma siamo certi che ne sia valsa la pena.

Il piano di ristrutturazione, che rimane a noi sconosciuto, vincolerà il futuro presidente Fise per i prossimi 8 anni. Presidente che avrà un grande peso sulle spalle visto che dal team dirigenziale odierno erediterà “Un piano completo di linee guida, che se saranno seguite da chi presiederà in futuro la Federazione – ed è senz’altro questo il nostro auspicio – consentirà anche di uscire definitivamente dalla situazione di poca chiarezza e di deficit, ormai nota, che ha investito la FISE negli ultimi anni.”

Come dire, tranquilli il futuro ci sorride …….malgrado il portafoglio pianga.

 

Autore

Articoli Correlati