I WEG sono sinonimo di 4 anni di duro lavoro, 4 anni di speranze, 4 anni di………Ma dopo un lavoro in pista per ultimare il lavoro di condizione della gara che AVREBBE dovuto ripagare l’atleta di tutti i sacrifici, una gamba gonfia, un po’ di calore, un piccolo risentimento infrangono in un secondo tutti i sogni. Questo è quello che è successo la scorsa settimana ad Alberto Giugni, completista azzurro che da quasi 20 anni risiede in Inghilterra. In UK Alberto è approdato davvero con lo scopo di realizzare i suoi sogni. Non solo gloria e successo agonistico, ma diventare un uomo di cavalli.
Solo un vero uomo di cavalli antepone la salute del proprio compagno di gara alle sue ambizioni sportive e questo è quello che ha fatto Alberto rinunciando ai WEG per un piccolo risentimento del suo cavallo, Sportsfield Quality.
Cos’è successo Alberto ? Come mai non sei in Normandia con gli altri azzurri questa settimana ?
Sfortunatamente dopo l’ultimo galoppo di preparazione il mio cavallo ha mostrato un piccolo risentimento e io non me la sono sentita di rischiare sottoponendolo allo stress di un campionato del mondo. Ho chiamato il nostro tecnico Andrea Mezzaroba e gli ho detto che avrei preferito non partecipare in queste condizioni. Ho trovato da parte sua grande comprensione e quindi sono convinto di aver fatto la scelta giusta anche se ovviamente è una delusione che brucia molto. Chiunque lavori in questo ambiente sa quanto sia difficile affermarsi trovare sponsor e proprietari che ci affidino buoni cavalli. La partecipazione ai WEG porta visibilità, avrebbe sicuramente dato nuovo slancio alla mia attività, ma ho preferito preservare Sportsfield Quality per il futuro. Sono troppo affezionato ai miei cavalli per rischiare.
Come è organizzata la tua attività in Inghilterra ? Cosa fai oltre a gareggiare ?
Dal 1999 gestisco una proprietà che si chiama Downs Equestrian e che si trova a Marlborough nel Wiltshire. Ho diverso terreno e tutte le facilities richieste per la preparazione di cavalli da completo di alto livello. Vivere di sole gare è impensabile. Fortuntamente mi piace molto insegnare e ho un buon numero di allievi che passano anche dei periodi più o meno lunghi presso il nostro impianto. In modo particolare d’estate mettiamo a disposizione una parte della scuderia a cavalieri che vogliono trascorrere qualche tempo in UK per approfittare del fitto calendario di eventi. In molti casi offriamo proprio un pacchetto completo che oltre alla scuderizzazione dei cavalli e all’uso delle strutture comprende l’alloggio per gli atleti, la supervisione tecnica del lavoro, la programmazione delle gare, iscrizioni e tutto il resto. Insomma un servizio a 360°.
I cavalli che monto sono tutti di proprietari che li portano da noi perchè facciano la carriera agonistica o perché siano valorizzati o per venderli. Di conseguenza facciamo anche un po’ di commercio e vivendo nel paradiso del completo ci capita spesso anche di essere d’aiuto, in veste di mediatori, nella ricerca del cavallo giusto per qualche collega o giovane cavaliere.
Che cavalli hai a disposizione adesso per le gare grosse ?
Ho Sportsfield Quality che ha 12 anni ed è per metà mio e per metà di Barbara Colosio, una persona con la quale collaboro da 7 anni e con la quale mi trovo benissimo. Con lei ho avuto già altri buoni cavalli in comproprietà. Sportsfield è un cavallo davvero molto affidabile in campagna. Nelle ultime due stagioni non ha mai fatto nemmeno una fermata ne uno scarto in cross.
Mollington è un altro cavallo che gira a livello 3 stelle. Ha 8 anni ed è di un proprietario inglese. Nel giro di un anno è passato dai novice ai 3 stelle. Con lui ho fatto il CIC*** di Barbury e il campionato intermediate di Gatcombe. Ora vorrei portarlo a fare gli 8/9 anni a Blenheim (CIC***) e poi chiudere la stagione col CCI di Boekelo.
Infine ho un cavallo che, per il nome che ha, in Italia non si potrebbe presentare in gara. Si chiama Urino ed è un cavallo belga che ho preso da una mia allieva perché è un po’ complicato, ma ha un grande potenziale. Ha 13 anni. Con lui ho fatto il 3 stelle a Burnham Market e farò il CCI*** di Blenheim. Insomma ho 3 cavalli con i quali l’anno prossimo dovrei riuscire a divertirmi.
Ti sento entusiasta. Le gare continueranno quindi a essere il tuo primario obiettivo?
L’entusiasmo per quello che faccio è il mio motore quotidiano. Ormai ho 41 anni, ho scelto questa vita tanto tempo fa e quindi voglio cercare di togliermi tutte le soddisfazioni possibili a livello agonistico. Per tutto il resto ci sarà tempo dopo. Il mio obiettivo è quello di trovare nuovi soggetti che mi permettano di stare ad alto livello. Sono competitivo, ma antepongo sempre il benessere dei miei cavalli alle mie ambizioni personali. Per questo a Downs Equestrian la routine quotidiana dei cavalli è semplice ed il loro stile di vita è il più sano possibile.
Questo è stato lo spunto dal quale è nata anche l’attività della mia compagna Verdiana Diaris che vedendo quanto pochi risultati si ottengono da costosissimi integratori, insieme ad un’amica e ad una nutrizionista, è andata a fondo al problema scoprendo che in realtà la colpa è da imputare alla scarsità delle materie prime inserite nei prodotti. Grazie all’aiuto di una brava professionista del settore hanno messo a punto una linea di integratori, la ReadySupp, che risponde ottimamente alle esigenze dei cavalli. L’attività sta dando buone soddisfazioni perché i prodotti funzionano anche se i margini sono davvero esigui vista la qualità e la quantità delle materie prime usate.
Il tuo sogno nel cassetto è il CCI di Badminton come per tutti i completisti ?
Badminton è il sogno di tutti, è un traguardo importante per noi cavalieri, ma oserei dire che mi incute più rispetto il CCI di Burghley. Ritengo Burghley più difficile di Badminton anche a causa del terreno parecchio ondulato che lo rende particolarmente faticoso. Per ora non ho mai avuto un cavallo pronto al momento giusto, spero di essere più fortunato in futuro.
Però hai già partecipato ad un campionato del mondo, i WEG di Aquisgrana. L’edizione di Caen sarebbe stata la tua seconda esperienza. Che differenza c’è, per quanto riguarda l’atmosfera, rispetto ad un campionato d’Europa ?
Innanzitutto i WEG sono una gara molto più grossa e tecnicamente più difficile sia degli Europei sia delle Olimpiadi. Io ho partecipato a due campionati d’Europa e per chi gareggia a livello 3 stelle abitualmente come atmosfera non cambia un granché. I WEG sono invece un evento speciale. Ad Aquisgrana poi, visto che tutte le discipline andavano in scena nel medesimo posto, è stato davvero fantastico. Una vera kermesse mondiale. E’ stato bello poter sbirciare e rubare qualche segreto dalle altre specialità. A me ha lasciato l’amaro in bocca perché sono stato eliminato per aver saltato fuori dalle bandierine di un salto quando il cavallo stava andando alla grande. Montavo The Nightflight, cavallo al quale sono rimasto molto affezionato e che poi ha gareggiato per molti anni in Italia sotto la sella del signor Luccheschi.
Che pronostico ti senti di fare per questi WEG iniziati oggi ?
E’ sempre difficile fare un pronostico in queste occasioni perché più uno rischia per ottenere il risultato e più sono le sorprese alle quali si va incontro. Comunque la Nuova Zelanda dovrebbe essere la squadra da battere anche se la Germania parte favorita sulla carta. Non sottovaluterei i francesi che giocano in casa e saranno terribilmente agguerriti.
Un pensiero per i tuoi compagni ?
Mi dispiace immensamente non essere là con loro, ma tengo le dita incrociate. Sarà comunque emozionante seguirli da casa e tifare ITALIA. Vittoria e Giovanni che vivono in UK sono la spina dorsale del team, ma sono sicuro che anche Stefano ed Evelina si faranno valere.
Adesso ti metterai a lavorare per il prossimo appuntamento, si guarda sempre avanti ?
Si certo, non posso fermarmi a piangermi addosso. Lo devo anche a quei proprietari come Barbara Colosio che da tanti anni credono in me.