Pechino 2008: Pierluigi Sangiorgi

 

Sorriso dolce, sguardo sereno,
quando parla ispira una grande tranquillità. Pierluigi Sangiorgi, Piero per tutti,
è l’unico cavaliere italiano per la categoria dressage in singolo che difenderà
i colori italiani alle Olimpiadi di quest’anno.

 

Nato il 7 ottobre del 1968 a Faenza, 1metro e 70
per 60 chili, Piero cavalca da sempre: oggi realizza un sogno con la
partecipazione alla sua prima Olimpiade.

 

Una passione per il dressage, da
lui definito “il pattinaggio artistico dei cavalli” e un amore incondizionato
per Flourian, il cavallo che gli ha rapito il cuore e che lo ha portato fino al
massimo traguardo dei Giochi Olimpici.

 

Istruttore Federale F.I.S.E, cavaliere
Professionista, preparatore dei giovani cavalli e tecnico federale pony,
Sangiorgi monta per il Gruppo Ippico Forlivese, a Fratta Terme, in provincia di
Forlì, presso il Quarter Horses di Piero Pollarini.

 

Allenato da Connie Antrobus, in
vista dell’appuntamento olimpico ora è seguito anche da Hubertus Schmidt, oro
ad Atene 2004. Quando non è in sella a un cavallo, lo è su una moto, di cui è
grande appassionato e per tirare il fiato si rilassa nuotando.

 

Reduce dal titolo assoluto agli
Italiani di Torino in sella a Flourian, Sangiorgi sbarcherà il prossimo 13 agosto
a Hong Kong, dove si svolgeranno le gare di dressage, pronto a ritagliarsi un
momento di gloria personale e per tutto il dressage italiano, di cui ora è la
punta di diamante.

 

Sangiorgi è stato di recente ricevuto
dal Presidente della Repubblica Antonio Napolitano insieme a tutta la squadra
olimpica, proprio come rappresentante del dressage italiano: un susseguirsi di
soddisfazioni per il faentino.

 

“L’emozione di partecipare alle
Olimpiadi è fortissima, ma andare con Flourian lo è anche di più”, dice.

 

Nato a Napoli da madre purosangue
e padre sconosciuto, Flourian è stato la grande scommessa vincente di
Sangiorgi. Quando lo montò per la prima volta, intuì subito le potenzialità del
cavallo e se ne innamorò.

 

Da allora è iniziato un lungo
addestramento che ha visto momenti difficili, ma anche grandi soddisfazioni,
fino alla creazione di un’intesa perfetta.

 

“Andare alle Olimpiadi è il sogno
per ogni sportivo, un’emozione fortissima. Per me lo è ancora di più per la
storia mia e di Flourian.

 

Un cavallo preso veramente per
due lire, addestrato con calma e pazienza perché credevo nelle sue
potenzialità: l’esperienza di Flourian dimostra che è possibile crescere un
cavallo. Non dico che è semplice, anzi è piuttosto complicato, però si può e si
deve fare”.

 

Flourian è pronto, assicura, lo
conosce bene e sa che può dare ancora di più vista la sua giovane età (ha 8
anni).

Piero si sente tranquillo, come
sempre, anche quando è in gara, un po’ per carattere, un po’ perché il binomio
per funzionare ha bisogno della sua sicurezza serenità.

 

“In gara di norma sono molto
tranquillo e credo che lo sarò anche all’appuntamento olimpico anche se tutti
mi dicono che l’esperienza delle Olimpiadi crea tensione”.

 

Ora tutto è affidato alla
dolcezza di Piero e alla bravura di Flourian. Certo, c’è sempre Londra 2012, un
buon piazzamento tra i primi quindici sarebbe già un ottimo traguardo, ma per
il sogno di una medaglia c’è sempre spazio.

 

 

l.c.

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