In arrivo per la prima volta a “Cavalli a Roma”, la fiera capitolina dedicata al mondo equestre in programma dal 25 al 27 aprile 2014, il cutting, una specialità molto particolare e tutta da vedere. Figlia di situazioni originarie come la marchiatura, la gara consiste nel separare un vitello dalla piccola mandria presente in arena e mantenerlo lontano da essa per alcuni minuti.
Peculiare dei grandi proprietari terrieri texani, ha anche in Europa un ottimo livello qualitativo e durante Cavalli a Roma, giocandosi il podio del prestigioso Airone Cutting Trophy, i concorrenti ce ne daranno un assaggio.
Si può dire che in questa competizione il cavallo è davvero tutto: poiché non può essere indirizzato dal cavaliere se non nella prima fase del lavoro, ha su di sè la vera responsabilità del risultato. Quello che dovrà emergere è il suo “cow-sense”, il senso della mandria, dote istintiva e ancestrale molto diffusa nelle razze equine americane e selezionata a livelli leggendari nel Quarter Horse. Questo istinto porta il cavallo a imporsi sul bovino opponendosi al suo rientro nel gruppo con qualunque mezzo, fisico e psicologico. Gli scatti laterali, i repentini cambi di direzione, le accelerazioni da capogiro che questi magnifici atleti sanno porre in atto per contrastare la traiettoria del vitello non sono più entusiasmanti dei sottili espedienti psicologici che i cavalli da cutting più sofisticati sono in grado di porre in atto: allargano gli anteriori e abbassano il collo fino a trovarsi occhi negli occhi con il manzo ed esercitano su di esso un vero e proprio controllo mentale.
