Parla l’ingegner Croce: Il Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro. Che vergogna!

Parla l’ingegner Croce: Il Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro. Che vergogna!

Di seguito pubblichiamo una “lettera aperta” ricevuta dall’ing. Cesare Croce in cui l’ex presidente della Fise spiega ai tessaerati quali erano gli accordi che lui stesso aveva preso con il Coni riguardo al Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro.

“In questi giorni si parla molto di un problema che sta a cuore a tutti gli appassionati del nostro Sport e tra questi il sottoscritto, che durante il mandato di Presidente Federale aveva individuato un percorso estremamente interessante per valorizzare e garantire il futuro del Centro Federale dei Pratoni del Vivaro.

In molti mi hanno chiesto in questi giorni chiarimenti in merito agli accordi che erano intercorsi tra CONI e FISE per l’acquisto dell’impianto a partire dal 2006. All’epoca dei fatti, una campagna elettorale becera aveva attaccato e strumentalizzato ogni iniziativa del presidente in carica, impedendo che fosse diffusa in merito  una corretta informazione alla base dei praticanti.

Allora ritenevo che i tesserati conoscessero i termini del contratto FISE-CONI, ampiamente illustrati sul sito della FISE,  ma evidentemente la propaganda elettorale contraria aveva ottenuto il risultato di far considerare in modo negativo una iniziativa estremamente positiva per la nostra federazione in una visione imprenditoriale senza precedenti.

La Giunta CONI aveva deliberato la cessione dell’impianto di 144 ettari e relative infrastrutture edificate al  valore di bilancio (10 milioni di euro), garantendo un   mutuo  ventennale del Credito Sportivo per l’intero importo.

La FISE avrebbe restituito il capitale senza interessi (gli interessi sarebbero stati garantiti dal CONI come contributo a FISE), per cui 500.000,00 € all’anno.

Inoltre la Giunta CONI si era impegnata a corrispondere alla FISE circa 350.000,00 € all’anno per i primi anni di gestione autonoma  a decorrere dal 2007 (pari al 50% di quanto spendeva il CONI per il CEF)

A documentazione  allego anche comunicato del 19 giugno 2008

Anche per questo  era stato previsto un piccolo incremento dei costi di Tesseramento.

Non era stato possibile concretizzare la scrittura privata intercorsa in atto di acquisto sino al 2008 in quanto doveva essere modificata la destinazione urbanistica comunale (gli accordi in merito erano completamente definiti a livello comunale, per cui l’iter era in corso).

L’area risultava ancora agricola e non sportiva, per cui in caso di vendita eventuali agricoltori confinanti avrebbero avuto la prelazione.

Nel 2008 al cambio di gestione con l’elezione di Andrea Paul gros, ho dato diligentemente tutte le consegne al  nuovo presidente, raccomandando soprattutto la pratica del Centro Federale, ambiente  di cui ero innamorato sin da allievo partecipante ai Saggi delle Scuole.

Durante il mio mandato e quello dell’ing. Checcoli il CEF era stato teatro di Campionati del Mondo ed Europei, presentandosi come un gioiello unico nel panorama europeo,  ammirato ed invidiato da tutte le federazioni straniere.

Per gli eventi principali avevamo realizzato 250 box da gara, due nuovi campi da concorso, uffici segreteria servizi igienici, villette mobili per la ricettività, un percorso di campagna completamente rinnovato sia per i mondiali del 1998 che per gli europei del 2007, tribune coperte, infrastrutture per la ristorazione, automezzi  e mezzi agricoli.

Eravamo anche riusciti a vincere un concorso indetto dal Ministero della Cultura per la realizzazione ai Pratoni del museo del cavallo, con un finanziamento a fondo perduto di 1.250.000,00 €, importo che ci avrebbe consentito di ristrutturare anche tutte le altre infrastrutture esistenti (foresteria, scuderie, maneggio, uffici, ristorante etc)

Mi era rimasta nel cuore l’immagine dei Pratoni in veste di gala per gli Europei del 2007 e l’entusiasmo dell’ambiente  per la  medaglia a squadre che ci qualificava per le Olimpiadi di Pechino 2008!

Sono rimasto quattro anni fuori dall’ambiente per evitare inutili polemiche con una gestione federale che è apparsa inadeguata già nei primi giorni del mandato,pensando che la pratica andasse avanti insieme a quella del museo del cavallo, ma quale triste ritorno alla realtà con le immagini fotografiche diffuse oggi sullo stato di abbandono del Centro Equestre Federale!! Ogni iniziativa buttata alle ortiche, perse occasioni economiche importanti per lo sport e la FISE e non formalizzata la procedura per i finanziamenti, incredibile!

Sembra un impianto da day-  after

Inizialmente ho pensato che si trattasse di una situazione determinata dal fatto che l’attuale dirigenza federale  avesse deciso di risparmiare per destinare ad altro le risorse federali.

Quando finalmente è stato possibile visionare la sintesi dei bilanci FISE, pubblicati sul sito, ho potuto rilevare che in questi anni ed in particolare nel 2011 sono stati spesi circa 700.000,00 € come durante il mio mandato.

Come è possibile allora che il gioiello della nostra federazione sia oggi così disastrato! Dove vanno a finire i soldi dei nostri tesserati? Si tratta di incuria imperdonabile  o di un disegno con finalità nascoste?

E’ un argomento importante di cui Paulgros dovrebbe dar conto alla base dei praticanti e dei suoi elettori.

 

 

Estratto Documentazione Fotografica che illustra il degrado del CEF (fonte ANCCE )

 

 

Le scuderie da concorso

 

I campi con le pecore  e la piroplasmosi!

 

 

Le scuderie da concorso

 

 

 

Le trbune

 

 

Le tettoie

 

 

 

I salti (Ponte dei mondiali ed europei)

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