Che cosa differenzia la mente di un vincente dalle altre?
Perchè ci sono persone che nella vita e nello sport sembrano predisposte ad assumere il ruolo di vincenti?
Queste tematiche mi hanno da sempre affascinato, dapprima in maniera quasi inconscia e negli anni sempre più consapevolmente, tanto da arrivare all’attuale scelta di specializzarmi in counseling sportivo, in particolare nell’ambito delle discipline equestri.
Ognuno di noi ha delle personali sfide da vincere che siano in ambito sportivo come nella vita quotidiana, in famiglia o sul lavoro. Vincenti non si nasce ma lo si diventa.
Il counseling sportivo è un metodo innovativo e molto valido che aiuta l’atleta a cambiare e il suo stato mentale raggiungendo gli obiettivi prefissi e sviluppando al meglio le proprie potenzialità. Tutto questo però avviene con un’attenzione particolare rivolta alla persona integrando le componenti sportive con quelle psicologiche e relazionali.
Durante un colloquio di counseling sportivo l’atleta riesce a definire con più precisione i suoi obiettivi, a stabilire un migliore equilibrio psicofisico, ad allenarsi allo stress agonistico e a trasformare i suoi punti di debolezza in punti di forza. E’ un percorso breve, infatti, in media possono bastare anche poche sedute per centrare un particolare problema e arrivare alla sua soluzione. Allenare la mente è fondamentale nello sport tanto quanto l’allenamento fisico. Vi sono molte letture che possono aiutare l’atleta in tal senso.
Durante uno dei miei viaggi a Londra molti anni fa scovai in una libreria un testo il cui titolo mi colpì immediatamente: “That winning feeling!”di Jane Savoie Letteralmente “Quella sensazione di vittoria!”.
Si trattava di un approccio rivoluzionario alle discipline equestri tramite il quale allenare la propria mente per superare i limiti individuali e raggiungere risultati insperati. Contattai immediatamente la casa editrice e mi misi a disposizione per tradurre il testo in italiano. L’anno seguente il libro uscì in Italia con il titolo “Voglia di vincere” (Edizioni Equestri, 1994).
Secondo l’autrice atteggiamento e allenamento mentale determinano la differenza tra chi vince e chi perde. Fondamentale è avere obiettivi su cui lavorare, sia a breve termine che a lungo termine. Impegno, perseveranza, duro lavoro e fiducia sono altri ingredienti fondamentali. Ci sono poi delle tecniche come la visualizzazione, il rilassamento, l’uso positivo delle parole, il principio del “come se” che aiutano ad arrivare alla vittoria. Spesso cavalieri dotati non riescono ad elevarsi dalla mediocrità accampando scuse come le finanze scarse, la sfortuna , il momento sbagliato. Questi possono essere sicuramente fattori molto limitanti ma attaccabili con il giusto atteggiamento e allenamento mentale.
In ognuno di noi c’è un meccanismo impostato per farci ottenere tutto ciò a cui pensiamo più intensamente. Se i nostri pensieri saranno concentrati sulle carenze allora quello è ciò che otterremo. Altrettanto pensieri potenzianti porteranno a raggiungere prestazioni sempre più elevate.
Concludendo: occhio ai vostri pensieri quotidiani! Questi possono fare la differenza sia nello sport che in qualsiasi sfida della vita.
Monica Domeniconi – Counselor sportivo