Ponyadi, gran chiusura per la festa dei giovani

Ponyadi, gran chiusura per la festa dei giovani

Bisogna esserci stati almeno una volta, all’apertura delle Ponyadi, ai Pratoni, nel cuore della verdissima conca stretta tra l’Artemisio, il Maschio delle Faete e Monte Cavo, le tre cime più alte dei Colli Albani, tutte protese a sfiorare i mille metri, in quell’angolo di Scozia incredibilmente trasferito una quarantina di chilometri alle porte di Roma, in quel posto magico che, ancora più incredibilmente, non tutti i romani conoscono.

Il campo è sempre quello: il Posillipo. Con le tribune piene, sotto il sole che comincia appena a impallidire, tingendo di giallo via via più rosato i boschi disseminati a perdita d’occhio. Con i Lancieri di Montebello al solito impeccabili a protezione dell’Olimpiade equestre dei ragazzini, con la cerimonia dell’alzabandiera, con le musiche solenni, con l’accensione del braciere che illuminerà idealmente i Giochi per tutta la loro durata. Soprattutto, con tutti i ragazzi chiamati a sfidarsi in questa manifestazione unica in sella ai loro splendidi amici, allineati lungo il campo sotto le scritte e i gonfaloni delle proprie regioni.

Bisogna esserci stati almeno una volta, per capire che effetto fa vedere il futuro degli sport equestri prendere parte a una cerimonia persino struggente, per poi sfilare sull’erba dei Pratoni del Vivaro con l’allegria e la spensieratezza che si può conoscere solo a quell’età, pronti a tuffarsi in gare ed esibizioni sempre spettacolari e coinvolgenti. Da cinque a quattordici anni, questi i limiti per essere protagonisti dei fantastici Giochi della Gioventù del cavallo, un balzo sul pony e via, per quattro giorni fitti di competizioni: salto ostacoli, completo, dressage, cross country, gimkana nelle diverse specialità, pony games, carosello, presentazione, endurance, volteggio, attacchi, horseball, polo.

Noi ci siamo stati anche ieri, per le cerimonia inaugurale che il presidente della FISE Andrea Paulgross ha voluto dedicare ancora una volta soprattutto alle famiglie: “Questa è soprattutto la loro festa. Un’occasione per prolungare le vacanze in un posto bellissimo, in un clima di competizione sana e divertente, all’interno di una manifestazione che è forse quella che più sta a cuore alla nostra federazione. Perché pur se viviamo un’altra estate di sfide europee, di competizioni durissime (e per fortuna anche di medaglie e di grandi soddisfazioni), sappiamo che il nostro futuro è qui: in questi ragazzi meravigliosi e nei loro amici cavalli”.

La FISE ha salutato così, nella cerimonia che trova spazio nella seconda giornata di gare, la sua Olimpiade giovanile. Una passerella allungata verso il futuro, incastonata – come ha scritto Marco Lodoli – in quella decina di chilometri verdissimi che sembrano dipinti da un acquarellista dell’Ottocento: “Non sembra possibile che quel paesaggio partecipi al terzo Millennio. Tutto è meravigliosamente bloccato in un altro tempo: sulla destra le pendici smeraldo del Monte Artemisio, boschi fitti in cui volano il falco e la poiana e, a sinistra, l’Irlanda, la Scozia e l’Inghilterra, compresse in pochi ettari di Lazio. Erba rasata, ciuffi scuri di vegetazione, ponticelli e sentieri dolcissimi: questo è il regno dei cavalli e di chi li ama. Chi vuole imparare a dondolare su un pony o a galoppare su un purosangue deve venire qui. Ma anche chi vuole solo rifarsi gli occhi lontano dal caos cementizio, via dalla pazza folla, via dal subbuglio urbano deve venire a passeggiare su questi prati infiniti”.

Le Ponyadi 2011 come in questi giorni abbiamo ricordato sono partite mercoledì 31 agosto e si chiuderanno domani, sabato. Per quattro giorni i Pratoni, letteralmente invasi da una folla coloratissima (tra partecipanti, atleti e tecnici, famigliari, accompagnatori, ospiti, visitatori, nel Centro federale non ci sono meno di diecimila persone, molti con camper parcheggiati nell’impianto), vivono una manifestazione allegra quanto densa di avvenimenti, dalle prime ore del mattino al tramonto. La grande kermesse è partita con la presentazione, mezzo ideale di avvicinamento al pony e alla competizione, è proseguita con la gimkana cross, con i Pony Games, con l’endurance, per proseguire con un calendario fittissimo di gare. A quest’edizione delle Ponyadi partecipano mille giovani atleti, con oltre ottocento cavalli, in rappresentanza delle diverse regioni.

Qui di seguito, aggiorniamo di continuo i risultati definitivi delle diverse prove, disciplina per disciplina. Ma l’idea migliore, specie in vista del weekendm appena cominciato, è quella di andare a vivere da vicino l’incanto di quell’angolo di paradiso rubato alla terra di Braveheart.

Questo il link con tutte le informazioni relative all’evento:

http://www.centroequestrefederale.it/?p=97#more-97

comunicato Fise

Autore

Articoli Correlati