
Ci aspettavamo, alla sua risposta, rumori di zoccoli o di mascalcia. Invece no. Silenzio tombale. Possibile che il cavaliere ottavo in Europa stia ancora dormendo? Lo abbiamo scoperto nel corso dell’intervista…
Stiamo parlando di Stefano Fioravanti, stella del completo giunta al suo ultimo anno da young rider. Il giovane azzurro, nato a Schio (Vicenza) il 18 marzo 1990, ha cominciato a montare all’età di 7 anni presso la Scuola Equestre di Thiene, sotto la guida di Davide Acerbi, per passare, dopo tre anni all’istruzione di Nicola Chiesa. Con quest’ultimo, 4 anni fa, è andato a provare Nodin D’Orval, castrone francese, classe 2001, suo compagno di gara in ben 4 Campionati d’Europa (1 junior e 3 young rider). “Mi sono fidato del mio istruttore – racconta Stefano – perché il cavallo era ancora verde e tarato sulle categorie 3. Abbiamo lavorato molto, soprattutto sul dressage, che poi è anche il mio punto debole!”, aggiunge ridendo il giovane azzurro.
Attualmente, Stefano risiede, con i suoi due cavalli, Nodin e Oswald (coetaneo di Nodin, sotto la sella di Fioravanti da un anno e mezzo) presso il Ross Horses International, dove, da circa 3 anni, lavora con Leandro Ballan.
Il binomio Fioravanti – Nodin D’Orval è stato protagonista, per la seconda volta, del 4° posto a squadre (con Carola Brighenti su Road Runner, Pietro Sandei su Mouse e Eleonora Boschi su Hotchkiss Mc Manus) e dell’ottavo posto individuale, ai Campionati Europei 2011 di Blair Castle. “Sono uscito 10 secondi dal tempo nel cross e ho commesso un imperdonabile errore nel salto ostacoli, che mi ha fatto scivolare giù in classifica. Senza quella barriera potevo essere quarto! Un po’ mi brucia. Avrei potuto fare meglio, ma ormai è fatta”,afferma sconsolato. “Anche il 4° posto – prosegue – per la seconda volta (l’Italia del completo young rider si è piazzata in 4° posizione anche agli Europei di Pardubice 2010) sembra una maledizione, ma personalmente sono contento del mio cavallo, soprattutto se ricordo il mio primo Europeo con lui, da junior, che mi è costato l’eliminazione in cross, con un bel tuffo nell’acqua! Quel giorno andò male perché non eravamo ancora pronti per affrontare un cross del genere. Me ne sono reso conto e ho cercato di fare del mio meglio nel lavoro di tutti i giorni, per essere più preparato e con il cavallo in grado di sostenere sfide progressivamente più impegnative. Quindi, anche oggi, dopo questo Europeo, mi porto a casa qualche lezione di vita,per fare meglio, nel futuro. Perché accontentarsi? ”.
Il cavaliere azzurro si è ben distinto in ben tre campionati italiani giovanili, vincendo, con Nodin, due medaglie d’argento young rider (2011 e 2010) e un bronzo junior (2007), in sella a Captain Scarlet.
“Nodin è un cavallo di gran testa, ma, a suo modo è anche permaloso, sia nella vita di scuderia, che nel lavoro. Con lui, la parola d’ordine è pazienza e razionalità”.
Hai citato un “pregio” e un “difetto” di Nodin. Allora, pregio e difetto di Stefano Fioravanti.
“Sto diventando sempre più testardo, ma credo anche di essere una persona solare e alla mano”.
Un tuo difetto in sella?
“Chiedete a Roberto Rotatori e ve lo confermerà: la posizione. Sul salto, in rettangolo, su tutto insomma!”,commenta ridendo Fioravanti, mentre corre affannato. “Mi stanno praticamente chiudendo fuori dalla biblioteca!” (Svelato il mistero del silenzio!).
Biblioteca..scusa qual è la tua giornata tipo…
“La mattina vado all’Università (Facoltà di Scienze della Comunicazione), o studio in biblioteca, fino alle 4 del pomeriggio. Poi, scuderia”.
Cosa ami di più, di questo sport?
“La competizione. E i miei compagni. Credo che nel completo sia facile aggregarsi. Io ho molti amici con i quali condivido questa passione”.
Che cosa meno ami?
“Le spese…eccessive alle volte: gestione quotidiana, gestione straordinaria, trasferte, etc..”
Ti piacciono altri sport?
“Faccio gare amatoriali di mountain bike e mi piacerebbe anche continuare a sciare, se avessi il tempo!”
Un cavaliere italiano…
“Stefano Brecciaroli”.
Straniero?
comunicato Fise