
Riportiamo di seguito un articolo uscito oggi sul quotidiano Libero. Un importante appello di Pierpaolo Ferilli, responsabile giovani cavalli e board allevatori FISE.
Oltre 50 mila cavalli in attività, 30mila addetti diretti occupati grazie ai cavalli da sella, sono numeri tutt’altro che trascurabili. A questi vanno aggiunti i consumi agricoli che il comparto genera, con circa 5mila ettari impiegati per la sola alimentazione di base e gli oltre 2200 per il fieno. Lancio un appello alle istituzioni, in particolare ai Ministeri delle Attività Economiche e dell’Agricoltura affinché seguano le nuove illuminate politiche federali che stanno finalmente dando la giusta considerazione alla nostra categoria. Bisogna prendere spunto dai Paesi “equestramente”avanzati tipo la Francia (Iva al 4% sui cavalli e incentivi forti alla produzione) e l’Olanda. Nel Paese dei tulipani, nonostante una sfavorevole collocazione geografica e climatica, gli sgravi fiscali, le politiche di incentivi, uniti a corrette deroghe urbanistiche, hanno riportato in alto l’allevamento equino, che, con i 30mila prodotti nati ogni anno, è diventato una voce fondamentale del PIL olandese, superando in valore assoluto, il pur brillante mercato dei fiori conosciuto in tutto il mondo.
comunicato Fise
foto Guia Pavese