
L’Italia del polo ha scritto una pagina di storia. A San Luis, Argentina, nella finale per il 3° posto gli azzurri hanno battuto l’Inghilterra, una delle nazioni favorite (e in assoluto una delle più forti a livello internazionale), di questa indimenticabile edizione della Coppa del Mondo.
9-7 il risultato finale di una splendida partita che assegna ai nostri una storica medaglia di bronzo. Siamo terzi nel mondo, alle spalle delle formidabili rivali sudamericane (Argentina e Brasile) e davanti a tutti gli altri. Primi in Europa, come ha decretato tre settimane fa ad Arezzo dalla clamorosa conclusione dei playoff di qualificazione ai Mondiali (battuta la stessa Inghilterra nel match decisivo per l’assegnazione del primo posto), terzi nel mondo. Un esito strepitoso che, pure, ci lascia un po’ di amaro in bocca: non ci fosse stata letteralmente strappata la vittroia che strameritavamo, pochi giorni fa contro l’Argentina, ieri avremmo giocato per l’oro.
Ma non è certo questo il momento del rammarico. L’Italia è sul podio mondiale del polo, come mai successo nella sua storia equestre, e ci è arrivata scavalcando ancora una volta l’ostacolo di un’avversaria micidiale. 10 a 8 per gli azzurri era finita ad Arezzo, 9 a 7 è finita a San Luis. Con un andamento ancora più elettrizzante, e non solo per la straordinaria posta in palio. L’Italia è partita molto contratta: 3-0 per gli inglesi il preoccupante esito del primo tempo, 5-2 sempre per i nostri oppositori alla fine del secondo. Poi, tirando fuori il micidiale carattere mostrato in queste ultime fantastiche settimane di gioco, è cominciata la rimonta: 5-4 per l’Inghilterra la conclusione del terzo tempo; e 5 pari al quarto, in un crescendo di emozioni. Quindi, il sorpasso. Irresistibile, formidabile, spettacolare: 7-5 per gli azzurri al quinto tempo, a chiudere un meraviglioso parziale (5 gol a zero in tre tempi), e poi 9-7, in un crescendo che ha lasciato a bocca aperta gli stessi “maestri” inglesi, incapaci di segnare un solo gol su azione e, come purtroppo già visto contro l’Argentina, tutt’altro che ostacolati dagli arbitri.
Ma tant’é. L’Italia è terza nel mondo, porta a casa un’altra splendida medaglia, quasi a capo di un 2011 che in altre occasioni ci ha visti performanti quanto sfortunati in più di una disciplina. Entusiasta il commento indirizzato agli azzurri dal presidente federale Andrea Paulgross, per il tramite del bravissimo responsabile di questa spedizione in Argentina, Alessandro Giachetti: “E’ un risultato magnifico, che segna in modo indelebile i progressi conosciuti dagli sport equestri, pure a capo di una stagione intensa quanto complicata. Stiamo crescendo in ogni attività. con rarissime eccezioni: e, dove non siamo ancora cresciuti, ci riusiciremo con l’impegno, la grinta, la classe mostrata in questi due mesi dai fantastici azzurri del polo. Per loro, dopo una galoppata come quella che ci hanno regalato, non trovo altre parole: siete il nostro orgoglio”.