Sempre più italiani amano i cavalli

Secondo una ricerca ISPO sta crescendo sempre più tra gli taliani l’interesse degli italiani nei confronti del cavallo. L’indagine si chiama “Gli italiani e i cavalli” e verrà presentata alla Fieracavalli di Verona.



Bellezza, natura, sport, turismo,
libertà, salute.
È complesso e per nulla elitario il giudizio dato dagli
italiani sul rapporto uomo-cavallo, emerso dalla prima ricerca generalista mai
realizzata in Italia e presentata oggi a Fieracavalli da Veronafiere e
dall’Ispo di Renato Mannheimer. Il cavallo piace, a prescindere dalla pratica
equestre
che comunque è in grande crescita (2,5 milioni i cavalieri assidui,
quasi 10 milioni con quelli che vanno ‘talvolta’ a cavallo). L’importanza del
cavallo è data anche dal suo ruolo sociale ed economico, con 9 italiani su 10
che pensano che il protagonista di Fieracavalli (4-7 novembre) sia sempre più
‘utile per valorizzare il turismo’, per ‘recuperare il rapporto con la nostra
cultura rurale’ (89%), nel campo medico attraverso l’ippoterapia (87%).

La ricerca ha poi indagato sul
grado di apprezzamento complessivo degli italiani nei confronti dell’animale:
il risultato è stato netto, con un voto medio (da 1 a 10) che si attesta a 7,3 e
un grado di soddisfazione che schizza a 9,3 per chi va spesso a cavallo.
Testimone della popolarità dell’animale è Fieracavalli, la rassegna più antica
nella storia di Veronafiere e nel panorama nazionale e internazionale (112
edizioni): ben metà del campione rappresentativo, il 49%, ha dichiarato di
conoscere la fiera, in particolare tra gli uomini (56%) di 35-44 anni (55%) e,
ovviamente, tra chi ama i cavalli e tra chi pratica l’equitazione. Un dato,
questo, che pone l’evento tra le fiere più conosciute al mondo: quasi 5 persone
su 10 conoscono, pari a 30 milioni di italiani, infine Fieracavalli pur non
andando a cavallo.
Per il presidente di Veronafiere, Ettore Riello: «A distanza di oltre un secolo dalla sua
nascita, Fieracavalli ha voluto promuovere una ricerca che facesse luce
sull’attuale rapporto tra gli italiani e i cavalli. Il dato che più sorprende,
al di là di una passione sempre viva, è quello dei praticanti: tra saltuari e
assidui sono quasi 10 milioni, a dimostrazione di una pratica ormai più
popolare che di nicchia. E Fieracavalli è la testimonianza di tutto ciò, con
oltre 150mila visitatori nel 2009 e una crescita di pubblico negli ultimi 5
anni del 18%
».

Non solo: il cavallo evoca
emozioni romantiche
, con il 60% del campione rappresentativo della popolazione
italiana che per un ipotetico matrimonio da sogno preferisce una carrozza
trainata da cavalli rispetto a miti odierni come la Ferrari (21%) e la Vespa
(14%). Il dato sale se a rispondere sono le donne (70%), le casalinghe e gli
appassionati di Fieracavalli.

E se la ricerca di
Mannheimer disegna un inaspettato popolo di cavalieri, specie al Sud (21,6% del
totale), tra i giovani (oltre il 22% tra i 18-35enni) e i laureati (20,5%), il
futuro degli italiani sembra essere sempre più in sella. Due terzi (67%) degli
intervistati con figli dichiarano infatti che farebbero volentieri praticare
questo sport ai propri eredi, perché ‘è importante rapportarsi con un animale
come il cavallo’ (46%) ed ‘è uno sport salutare e vicino alle tradizioni di un
tempo’ (37%). Le perplessità derivano invece dalla percezione dei costi elevati
(15% di citazioni) ma ancora di più della pericolosità dell’attività (17%). La
simbiosi uomo-cavallo nasce proprio grazie a un’emozione dell’infanzia
: non a
caso il quadrupede più amato dagli italiani è Furia il cavallo del West (32%),
che stacca di diverse lunghezze Varenne (17%) e Ribot (5%). Spazio infine per
la storia, con il Cavallo di Troia al quarto posto con il 3%.

 

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