Sfida aperta della FISE, Federazione italiana sport equestri, al doping nell’ambito della campagna ‘Clean Sport’ promossa dalla Fei, interventi studiati per allargare la diffusione dell’equitazione ad un numero sempre più grande di appassionati e non e per sottolineare l’importanza dell’attività agonistica anche attraverso l’assunzione di un nuovo direttore sportivo, l’inglese David Holmes, che guiderà le squadre azzurre verso nuovi traguardi sportivi prestigiosi. «Da 40 anni nel nostro movimento mancavano risultati importanti – ha detto il presidente della Fise, Andrea Paulgross – e non certo per mancanza di cavalieri. L’anno scorso abbiamo già raggiunto obiettivi importanti e ora l’ambizione è di tornare ai massimi livelli anche ai Mondiali e alle Olimpiadi. Per far questo serve un cambiamento profondo, senza condizionamenti politici o interessi particolari. Lo sport ha le sue leggi: qualità ed eccellenza vanno premiati».
La conferenza è stata indetta dalla Fise per presentare la nuova strategia nella lotta al doping e il nuovo direttore sportivo della nazionale, David Holmes, entrato in carica lo scorso 1 aprile. Nell’ambito della campagna ‘Clean Sport’ promossa dalla FEI, il ruolo della Fise sarà quello di sostenere l’etica dell’ iniziativa, assicurandosi preliminarmente che tutte le componenti coinvolte negli sport equestri (comitati organizzatori, ufficiali di gara, veterinari, atleti e team di supporto) siano a conoscenza dei regolamenti riguardanti l’antidoping e le medicazioni sottoposte a controllo e comprendano le regole e l’importanza delle sostanze proibite, anche attraverso comunicazioni mirate. «Voglio sottolineare – ha aggiunto Paulgross – l’importanza della firma della convenzione con il dipartimento di Scienze animali dell’università di Milano, che ci permetterà di raccogliere dati che consentano di identificare i cavalli sospetti sui quali eseguire i necessari esami di approfondimento specie in merito all’odioso fenomeno soprannominato “spalma e vinci” Al più presto questo genere di rilevamenti (effettuati con la termografia) verrà avviato in gara».
Il presidente della Federazione italiana sport equestri, Andrea Paulgross, ha risposto anche ad alcune domande relative alle accuse piovute negli ultimi mesi dall’Apice (l’Associazione proprietari italiani cavalli da equitazione), che ha più volte accusato la federazione di una gestione economica scorretta. “Gli attacchi promossi contro di me in quanto primo riferimento della federazione sono strumentali e privi di fondamento. Sono frutto di una vera e propria aggressione politica. La situazione del bilancio della Fise è molto chiara: abbiamo ereditato un forte disavanzo, ma posso preannunciare che il bilancio consuntivo del 2009 si chiuderà con un sostanziale pareggio. Per quanto riguarda l’anno in corso la priorità resta sempre quella di ridurre le spese per chiudere in attivo e cominciare a recuperare il debito accumulato negli anni dalle precedenti gestioni».
«Non c’è niente di segreto, non abbiamo ancora pubblicato un bilancio consuntivo sul nostro sito perchè non l’abbiamo ancora chiuso. Ma ribadisco che i bilanci sono controllati e approvati dagli organi di vigilanza e di controllo del Coni». La Federazione, dopo un consiglio straordinario autoconvocatosi proprio in appoggio della presidenza, ha inoltre dichiarato l’intenzione di reagire alle accuse con tutti gli strumenti a disposizione. «Il consiglio ha deciso di prendere posizione con fermezza – ha dichiarato il vice presidente vicario della Fise, Antonio Verro – Gli attacchi che abbiamo ricevuto rispondono a precise logiche di interessi particolari. In un anno e mezzo di gestione, la linea del presidente, che si è sempre rivolto agli elettori con delega di programma e non di potere, è stata sempre approvata in modo significativo nell’interesse dello sport e mai per interessi privati. Per due volte, a novembre 2008 e a febbraio di quest’anno la base della Federazione si è espressa con chiarezza, approvando a larghissima maggioranza il programma presentato da Paulgross».
comunicato stampa Fise
