Nell’ambito del Progetto Turismo Equestre della Fise Emilia Romagna, domenica 10 ottobre dal maneggio di Polinago, in provincia di Modena, parte un’escursione a cavallo alla scoperta della fattoria didattica Cà d’Pignat. I partecipanti si cimenteranno in esperienze manuali come preparare le tipiche crescentine modenesi.
Lasciato il maneggio di Polinago, la partenza è prevista per le 9, il tracciato del trekking si snoda principalmente su sentieri e strade sterrate che attraversano boschi di querce secolari, faggi e ippocastani. Passando sui crinali lo sguardo si perde a 360 gradi negli splendidi e incontaminati panorami, mentre variopinti uccelli, scoiattoli e caprioli osservano curiosi il passaggio di cavalli e cavalieri. L’arrivo alla fattoria didattica è previsto per le 11. Si tratta di un percorso facile che permette di praticare tutte le andature e adatto a chi possiede sufficienti capacità equestri. La guida sarà Tiziano Bedostri, tecnico Fise di III livello e referente per il Progetto turismo equestre della Fise Emilia Romagna.
La fattoria Cà d’ Pignat, offre l’opportunità di osservare da vicino tipiche razze autoctone come la vacca bianca di Modena, rappresentata da un magnifico esemplare di nome Rosina, e la gallina modenese, oltre a tutti gli animali tipici della fattoria come le oche, Gastone e Geltrude, l’asino Oscar con le sue “somare”, e le caprette. Vivere la fattoria però significa soprattutto partecipare, quindi “mani in pasta” per preparare le classiche crescentine modenesi, con acqua, sale e farina.
La crescenta o crescentina è un tipo di pane caratteristico dell’Appennino modenese ormai noto con il nome di tigella, in quanto la cottura tradizionale avveniva impilando la pasta in alternanza con dischi di terracotta arroventati nel camino e chiamati appunto tigelle. Le crescentine cotte vengono tradizionalmente consumate tagliandole a metà ed imbottendole con un pesto formato da un trito di lardo di maiale, aglio e rosmarino, noto localmente come cunza di Modena. Oggi vengono imbottite anche con affettati e formaggi e si è diffusa l’abitudine di utilizzare come farcitura pure marmellate e creme di cioccolato, cosa però malvista dai cultori della tradizione dell’Appennino.
Dopo aver degustato le crescentine assieme ai prodotti tipici della fattoria si potrà visitare l’acetaia, che da più di cinquant’anni produce l’Aceto balsamico tradizionale di Modena, e la piccola mostra di arnesi dei vecchi mestieri, concludendo il giro con una passeggiata per ammirare le splendide orchidee selvatiche. Il rientro in maneggio è previsto per le 17,30. Amici e parenti non cavalieri possono raggiungere il gruppo alla fattoria.
Info: email gruppoattacchivda@libero.it, Sito: http://www.gruppoattacchivda.it, tel 348 23 123 90
Ferrara, in sella nel territorio della salama da sugo
Sempre il 10 ottobre, ma a Ferrara, il centro ippico Due Noci (Paolo cell. 3398615458) propone un viaggio a cavallo di una giornata per scoprire i territori e i segreti della salama da sugo ferrarese, che potrà essere gustata presso un produttore della zona