Trekking: Modena, a cavallo fino alla vetta del Monte Cantiere

Per la prossima domenica, 16 maggio, il maneggio di Polinago (http://www.gruppoattacchivda.it; tel. 348 2312390), in provincia di Modena propone un viaggio a cavallo di una giornata per raggiungere la vetta del Monte Cantiere, all’interno del Parco regionale del Frignano.
L’iniziativa aderisce al Progetto turismo equestre della Fise dell’Emilia Romagna, e sarà proprio un tecnico Fise di III livello, Tiziano Bedostri, a guidare i partecipanti lungo un itinerario naturalistico di grande fascino. Si partirà alle 9 dal maneggio e dopo circa quattro ore di viaggio si raggiungerà la baita in vetta al monte Cantiere per il pranzo, il percorso è adatto a chi possiede discrete capacità equestri. Il rientro avverrà intorno alle 18.

Raggiungere la cima del Monte Cantiere è un’emozione impareggiabile. Si guadano spumeggianti torrenti che si tuffano tra strette e profonde gole e concludono il loro viaggio alimentando i numerosi e limpidissimi laghi disseminati lungo il percorso. Si attraversano rigogliosi boschi di querce e castagni, che, salendo di altitudine, lasciano il posto a faggi, conifere, felci e noccioli. In alta quota la vegetazione si fa più rada e, tra praterie e ampie distese di mirtilli e ginepri, lascia intravedere l’alternanza di rocce arenarie e argillose. Il trekking permetterà anche di incontrare gli abitanti di questo magico ambiente come daini, caprioli, cervi, cinghiali e volpi, piuttosto numerosi, e ancora marmotte, faine, tassi, ghiri e scoiattoli. Alzando gli occhi al cielo, infine, si potrà scorgere il volteggiare della poiana o del gheppio, mentre chi vedrà volare un uccello dal piumaggio zebrato avrà scorto l’upupa.

Chi desidera può partecipare con il proprio cavallo, mentre amici e parenti possono aggregarsi al pranzo.

 

Ferrara, in sella alla scoperta del Bosco della Panfilia

 

Sempre domenica 16 maggio, ma in provincia di Ferrara, il Circolo ippico Due Noci (tel 0532350303) propone un’escursione a cavallo di mezza giornata (indicativamente dalle 8 alle 13, con rientro al centro ippico per il pranzo). La guida Paolo Grazioli accompagnerà i partecipanti alla scoperta dell’oasi naturale del Bosco della Panfilia, un bosco nato in seguito ad una disastrosa alluvione del fiume Reno nel 1700 e che si sviluppa su un’area golenale di circa 81 ettari. La flora è caratterizzata principalmente da specie resistenti alle piene come pioppi bianchi, frassini, ossifili, salici bianchi, ma anche biancospini, ligustri, noccioli, prugnoli, olmi ed aceri. Molto ricca anche la fauna, all’interno dell’oasi infatti nidificano cuculi, upupe, poiane, barbagianni e beccacce, che convivono, non sempre pacificamente, con volpi, faine tassi e donnole. Il tracciato costeggerà il Cavo napoleonico, un canale artificiale lungo 18 km e fatto costruire nel 1807 da Napoleone Bonaparte, su richiesta dei bolognesi, per arginare le disastrose piene del Reno, e poi negli anni successivi notevolmente ingrandito rispetto alla concezione iniziale. Prima del rientro al circolo per il pranzo si visiterà la cittadina di Pieve di Cento, col suo centro storico medievale, i suoi maceri e i piccoli stagni, retaggio della coltivazione della canapa, un tempo molto diffusa.

 

comunicato Fise-Emilia www.emilia-fise.it

 

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