L’addio di Brentina a Las Vegas

I fan dell’eccezionale saura hannoverana Brentina hanno potuto salutare la loro beniamina durante una commovente cereminonia d’addio a Las Vegas in occasione della finale di Coppa del Mondo. La diciottenne figlia di Brentano II sotto la sella della statunitense Debbie McDonald ha conquistato innumerevoli successi internazionali tra i quali è da ricordare la vittoria della finale di Coppa del Mondo del 2003.

La leggendaria partnership tra Debbie McDonald e questa splendida cavalla ebbe inizio quando Brentina aveva solo tre anni. Una manciata di anni dopo la comunità americana di dressage li considerava già eroi nazionali .

Nel 1999 conquistano l’oro individuale e a squadre ai Giochi Panamericani in Canada. Nel 2002, a Jerez de la Frontera, Brentina e la sua amazzone danno il loro contributo indispensabile alla squadra per vincere la medaglia d’argento ai Campionati del Mondo. In questa occasione la bella saurona sfiora di un soffio il podio individuale e conclude al quarto posto. Ma sebbene l’amaro inbocca lasciato da una medaglia di legno sia sempre difficile da digerire, Brentina nel 2003 si butta alle spalle questa delusione aggiudicandosi la finale di Coppa del Mondo in Svezia e passando alla storia come primo cavallo nella storia a vincere questo trofeo per gli Stati Uniti. Seguono medaglie di bronzo a squadre alle Olimpiadi di Atene e ai Mondiali di Aachen. Meno fortunata è stata, invece, la sua partecipazione alle Olimpiadi di Hong Kong.

Uno degli highlight della sua strabiliante carriera è stata sicuramente la prova freestyle della finale di Coppa del Mondo del 2005, quando al ritmo di “Respect” (Aretha Franklin), Brentina aveva danzato e mostrato il suo miglior piaffe, passage e delle allungate incredibili.

La stessa musica ha accompagnato Brentina nel suo ultimo ingresso in un campo di gara. Con le lacrime agli occhi gli spettatori si sono alzati in piedi e hanno applaudito a lungo. Alla vista di questa cavalla e della commozione che irrefrenabile scuoteva le spalle della sua amazzone, anche la voce dello speaker, intento a leggere il suo “tributo”, si è rotta.

 

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