Comunicato stampa di Isabell Werth

L’amazzone tedesca Isabell Werth, sospesa dopo che un suo cavallo è risultato positivo a un test antidoping al CDI di Wiesbaden, ha rilasciato un comunicato stampa per chiarire l’accaduto.

Il cavallo Whisper, da lei montato nello small tour, a detta dell’amazzone soffre di una sindrome chiamata “Shivering Syndrome” che colpisce il sistema nervoso centrale e causa una ridotta abilità dell’animale a mantenere l’equilibrio quando è costretto a stare su tre gambe; ad es. mentre gli si puliscono i piedi, mentre viene ferrato, fasciato ecc. Il senso di instabilità lo rende insicuro e nervoso e per questo il cavallo inizia a tremare e fa balzi incontrollati per liberarsi e dalla paura di squilibrarsi. Questa malattia non è dolorosa e non condiziona il cavallo nell’attività sportiva, ma espone chi lavora vicino a lui in scuderia a dei maggiori rischi.

Quando Isabell Werth espose il problema al suo veterinario, lo svizzero Dr. Sthil, chiedendogli se esistesse un trattamento efficace, questi le rispose che l’unica terapia ad aver dato dei risultati apprezzabili era la somministrazione di un medicinale chiamato Modecate. Il Modecate contiene Fluphenazine, la sostanza vietata trovata nel test antidoping eseguito su Whisper.

La Werth nella sua dichiarazione conferma che il cavallo sia stato effettivamente trattato con questa sostanza il 16 maggio e che è sembrato rispondere in modo positivo.

Secondo il Dr. Sthil i tempi di sospensione del Modecate avrebbero dovuto essere 6 giorni. Per essere sicuri Isabell Werth ha quindi deciso di aspettare il 30 di maggio prima di presentare in gara Whisper. A detta dell’amazzone probabilmente il laboratorio ha usato un nuovo metodo di analisi che è stato in grado di trovare tracce residue della sostanza vietata. Il fatto che le quantità trovate non possano aver influenzato la performance secondo le vigenti regole Fei non ha importanza. Per questo è stata immediatamente disposta la sospensione dell’amazzone tedesca.

Isabell Werth, pur ammettendo la sua colpa, si augura che la regolamentazione antidoping possa essere rivista e migliorata il prima possibile in modo da permettere il ragionevole e necessario trattamento delle patologie che affliggono i cavalli sportivi e i cavalli in generale senza che si incorra più nel rischio di lunghe sospensioni. I tempi di sospensione esatti sono sconosciuti ai più e variano da soggetto a soggetto e da laboratorio a laboratorio divenendo quindi letteralmente incalcolabili. 

 

fonte: www.isabell-werth.com

 

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