Vittoria Zaniboni: storia di un successo

Vittoria Zaniboni monta a cavallo da quando aveva 6 anni, ma già da molto piccola saliva a cavallo con suo padre. A Lipica in rettangolo si è portata a casa un risultato importante, la vittoria in una competizione internazionale.

Oggi ha 16 anni, frequenta il secondo anno in un liceo di Crema, e ha già racimolato un piccolo gruzzolo di coccarde e coppe : la prima vittoria è arrivata a 11 anni nel 2004 ai Campionati Italiani Under 13 a Cervia con Monday Surprise, a seguire a 14 anni ha vinto gli Over 13 sempre con la stessa pony, e nel 2007 ha vinto i Campionati Assoluti con lo stallone Viorello 5.

“Viorello mi ha insegnato veramente tanto – ci racconta Vittoria in un’intervista – e con lui infatti la mia prima partecipazione ai Campionati Europei pony a Freudenberg. Nel 2008 è arrivata Roxette, e con lei ho fatto subito alcuni internazionali poi il Bronzo a Cervia e i Campionati Europei ad Avenches, sempre sotto supervisione del Tecnico Piero Sangiorgi.  Poi c’è stato il casuale passaggio ai cavalli un anno prima di finire con i pony grazie ad Anna Paprocka Campanella.  Oggi è lei il mio ‘super’ istruttore e monto nella sua scuderia a Vicenza. Mi è sembrato un sogno quando Anna mi ha chiesto di montarle Santorini  piano piano ho iniziato a credere in quello che facevo. Ora montarlo sta diventando veramente impegnativo, perchè mi devo avvicinare allo standard delle gare internazionali”.

Raccontaci di Lipica…
“Le emozioni di questa gara sono infinite. La kur è stata stupenda, non avrei mai voluto finisse, so di aver avuto una grande opportunità : quella di montare uno dei migliori cavalli che ci sono a livello Europeo. Anna Paprocka ha deciso che a Luglio faremo l’internazionale a Vierzon in Francia, e la concretizzazione del sogno Europeo. Vorrei fare un ringraziamento particolare ai miei GENITORI perche è solo merito loro se io ora sono arrivata fino qui. Ed un grazie immenso ad Anna Paprocka Campanella ed al suo collaboratore Andrea de Lucchi per questa enorme opportunità”.

 

I tuoi sogni per il futuro?
I miei sogni sono infiniti, sicuramete non vorrei mai abbadonare Santorini, ma lui sicuramente arriverà in alto con Anna e spero proprio alle Olimpiadi.  Poi non posso negare che mi piacerebbe diventare una fuoriclasse come la mia istruttrice e avere un dirigente di scuderia come Andrea De Lucchi.

L’esperienza più imbarazzante della tua carriera agonistica?
Quando sono entrata in premiazione all’internazionale pony di Bonn in Germania un anno fa, in ritardo, con il cavallo strecciato e abbotonandomi la giacca!

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