Era da tempo che l’endurance italiano non poteva festeggiare e leggere il nome di un atleta azzurro tra i “top ten” in una gara così importante.
Al CEI3* di 160 km. di Rambouillet si correva alla ricerca di “un posto al sole” per i prossimi Campionati del Mondo americani.
Al via quattro binomi italiani, diventati in seguito tre a causa dell’incidente occorso in allenamento alla sfortunata Alessandra Brunelli che si è vista costretta a dare forfait.
Splendida la prova del binomio proveniente dall’Emilia Romagna formato da Diana Origgi e Pervinca della Bosana che hanno percorso i 160 km. di Rambouillet alla media oraria di 16,43 chiudendo brillantemente al 7° posto.
Angela Origgi al riesame veterinario in vista del’ultimo anello ed Alessandro Marconi in visita finale, si sono dovuti arrendere all’implacabile verdetto negativo.
In una competizione dura e difficile, che ha visto molte “bandiere bianche” sventolare da parte di altrettanti atleti volti noti nel mondo dell’endurance quali Jack Begaud, Philippe Tomas, Jean Philippe Frances ecc. l’amazzone azzurra è stata capace davvero di un’impresa da incorniciare.
Il risultato della Origgi non è stato il solo segno “più” del week end in quanto, il giorno precedente la gara lunga, si è disputata anche la prova sui 130 km. che ha visto al traguardo finale il cavaliere young rider Daniele Massobrio con Malissa in 19°ma posizione (media 15,53 km/h).
comunicato Fise