
Paolo Pomponi, classe 1975, grintoso esponente delle Fiamme Oro-Polizia di Stato da 13 anni, dopo il bronzo conquistato ad Augusta, nei Campionati Italiani Assoluti di salto ostacoli 2008, con Jambo, quest’anno sfiora nuovamente il terzo gradino del podio a Manerbio, in sella a Quito: quarto posto per lui, tra i migliori cavalieri d’Italia, alle spalle di Roberto Arioldi, Lucia Vizzini, Natale Chiaudani.
La passione per i cavalli gli è stata trasmessa dal padre, allevatore di cavalli da trotto. Non a caso, Paolo, oltre a guidare per divertimento i cavalli del padre, ha corso in pista al galoppo, in piano e a ostacoli. Nonostante il suo imprinting con i cavalli sia avvenuto in tenera età, lo sport vero e proprio, è arrivato, per lui, relativamente più tardi: all’età di 16 anni ha cominciato a dedicarsi all’equitazione, per la precisione, al salto ostacoli. Dalla passione, all’amore. Non solo perché vive con amore e dedizione questo lavoro, ma anche perché questo lavoro gli ha fatto incontrare, ben 12 anni fa, l’amazzone Maurizia de Micheli, sua compagna di vita. Si sono sposati 3 anni fa e da tempo gestiscono insieme la scuderia (MP) di loro proprietà a Sacrofano.
“Non potrei fare a meno di mia moglie- commenta Pomponi- lei è una presenza fondamentale per la mia felicità ed è il motore di tutta la scuderia”.
Ricorda con affetto i suoi primi istruttori, Augusto Bordi e Walter Pellegrino, e con gratitudine, Sergio Albanese, che ha segnato la sua svolta equestre.
Il tuo ricordo equestre più bello?
Piazza di Siena 2008: ingresso ottenuto grazie al bronzo di Augusta. Fu emozionante.
Quello più brutto?
L’elenco è troppo lungo…
Qual è stato il tuo principale problema in sella?
La mano troppo forte
Come lo hai risolto?
Non l’ho risolto! Ma ci penso sempre.
Il cavallo non tuo che ti piacerebbe montare.
Presley Boy
Un cavallo che ti è rimasto nel cuore?
Jambo
Che cosa ami di più del tuo lavoro?
I cavalli, dalla mattina alla sera, dalla gestione alla competizione.
Che cosa ami meno di questo lavoro?
Il freddo!
Programma tv preferito?
Guardo il calcio, per la precisione la Lazio. Poi Class Horse TV, NCIS e CSI.
Un tuo hobby?
Il calcetto, ma non ho più tanto tempo…
Un tuo pregio?
Non saprei, forse la caparbietà.
Un tuo difetto?
C’è l’imbarazzo della scelta, ho un caratteraccio!
Se potessi fare un viaggio di riposo domani, dove andresti?
Alle Maldive
Sei superstizioso?
Da 1 a 10, 100! Nel CSI di Catania, quando ho letto che ero 17° nell’ordine di partenza del G.P., mi sono sentito male! E infatti, avevo zero penalità fino all’ultimo, ma sono caduto. Allora vedi che ho ragione?
Di te stupisce il fatto che vivi con lo stesso entusiasmo un percorso netto agli Assoluti e in un nazionale, magari in un percorso fuori gara. Come fai?
E’ passione. Sono felice di vedere i frutti del mio lavoro, felice che il cavallo abbia risposto con serietà e serenità alle difficoltà del percorso.
Chi vuoi ringraziare?
La mia famiglia, mio padre, mia moglie Maurizia. I miei sponsor, i proprietari dei cavalli e la Polizia.
La motivazione nasce da una passione, che va protetta con serietà e spinta con determinazione e umiltà. E Paolo ce la mette tutta, dalla gestione dei cavalli, all’impegno sportivo.
comunicato Fise