La Fei chiarisce: si distingue tra “ipersensibilità” e “ipersensibilizzazione”

La FEI – Federazione Equestre Internazionale – dopo l’esclusione del binomio formato dallo statunitense McLain Ward e Sapphire dalla terza prova della World Cup di salto ostacoli a Ginevra, ha spiegato con un comunicato ufficiale il significato di “ipersensibilità”.

“Tutti i cavalli – recita il comunicato – vengono sottoposti a una prova di sensibilità; quando questa sensibilità è più marcata, cioé supera la normale reazione che può avere un cavallo, si parla di ipersensibilità. Ciò può derivare da una causa naturale, per esempio la puntura di un insetto o una ferita che il cavallo si è procurato accidentalmente da solo”.

Ipersensibilizzazione – prosegue la FEI – è il termine utilizzato per definire il prodursi per cause esterne di una eccessiva sensibilità alle gambe di un cavallo ed è quindi contraria al benessere del cavallo medesimo. Durante le competizioni FEI, la diagnosi di ipersensibilità viene certificata dopo un doppio esame termografico e clinico, fatto da due veterinari.”

 

 

fonte: www.fise.it

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