Il magnate ucraino Alexandr Onischenko versa in cattive acque. Venuta a cadere l’immunità parlamentare della quale aveva goduto fino a poco fa, Onishenko si trova a dover rispondere di varie accuse. Si parla di un maxi caso di corruzione.
Con le Olimpiadi di Rio de Janeiro alle porte la squadra ucraina subisce quindi un duro colpo e sembra possa essere in forse la partecipazione degli atleti all’evento del quadriennio. Nel caso dovessero dare forfait sarebbe automaticamente ripescata l’Irlanda.
Tra le novità bomba c’è anche la rivelazione fatta da Paul Schockemoehle che afferma di aver acquistato già da qualche tempo 44 cavalli di proprietà di Onischenko. L’uomo d’affari tedesco che nel 2012 era stato trainer dell’Ucraina per la disciplina del salto ostacoli spera che il team possa comunque partecipare ai Giochi visto che il deal non coinvolge i cavalli selezionati per Rio.
Molti cavalieri di spicco sono legati ad Alexandr Onischenko. Una buona paga e la certezza di avere a disposizione un generoso parco cavalli ha convinto molti atleti a cambiare nazionalità. Mentre Bjorn Nagel e Katharina Offel sono ormai tornati sotto la bandiera tedesca, gareggiano ancora per i colori ucraini Rene Tebbel, Ulrich Kirchhoff e Cassio Rivetti.
Uno dei primi cavaliere assoldati da Alexandr Onischenko fu il belga Jean Claude Vangheenberghe.