Attacchi: l’Italia si specchia nell’Internazionale ai Pratoni

Attacchi: l’Italia si specchia nell’Internazionale ai Pratoni

E’ l’ultimo test internazionale per gli attacchi, prima di un’estate di grandi appuntamenti. E allora non pare un caso sia ospitato dal Cef, il Centro della FISE ai Pratoni del Vivaro: si gareggia nel cuore tecnico della federazione, al fresco dei Castelli romani, sulla stessa erba che poco più di un anno fa salutò lo storico bronzo di Cristiano Cividini ai Mondiali attacchi singoli. Tre giorni per specchiarsi in una realtà in crescita costante, che nelle ultime due stagioni ha scoperto, dietro al nulla di decenni, lo splendido sapore della vittoria.

Internazionale (e nazionale) attacchi ai Pratoni, singoli e pariglie: il via stamani con il dressage, poi sabato dedicato allo spettacolo sempre suggestivo della maratona, gran finale domenica con la prova dei coni. Il luglio delle redini lunghe comincia così: con un’indicibile voglia di riscoprirsi all’altezza non solo dei propri sogni, ma prima di tutto dei progressi oggettivamente compiuti.

Quella che parte oggi è l’ultima manifestazione di rilievo prima dei due appuntamenti mondiali – la presentazione di Adolfo Paulgross, il presidente della FISE Toscana che guida con entusiasmo contagioso il dipartimento degli attacchi – Veniamo da due anni molto positivi: un quinto posto ai Mondiali pariglie, nel 2009, risultato mai visto nella storia italiana di questa disciplina; e poi la medaglia di bronzo di Cividini ai Mondiali singoli, proprio ai Pratoni nell’agosto scorso, per un successo ancora più storico per questa federazione. Le gare del fine settimana, adesso, devono dirci qual è lo stato dell’arte del nostro sport: su quello che vedremo di qui a domenica faremo le nostre valutazioni e le nostre scelte in vista dei due eventi mondiali di agosto e di settembre. Vogliamo presentarci a questi confronti con le carte in regola: dopo quanto abbiamo prodotto nelle due stagioni precedenti, non abbiamo alcuna intenzione di ripiombare in una sorta di limbo tecnico. Non dico che si dovrà andare in Francia e poi in Slovenia per vincere e basta. Dico però che, se ci andremo, dovremo fare bella figura. Come credo sia nelle nostrepossibilità. L’internazionale dei Pratoni, in questo senso, ci darà risposte chiare”.

E’ davvero calda, ha ragione il cavaliere Paulgross, l’estate di questa disciplina nobile e antichissima, chiamata appunto a soppesare i suoi valori internazionali già di qui a due mesi scarsi (a fine agosto, dal 24 al 28) nella kermesse proposta dai Mondiali pariglie e subito dopo (dal 21 al 25 settembre) neiMondiali pony. Si gareggerà in due luoghi-simbolo degli sport equestri. Prima a Conty, villaggio nel nord della Francia, a due passi dal capoluogo della Piccardia, Amiéns, la città di Notre Dame, la più grande e suggestiva cattedrale gotica di Francia, più vasta della celeberrima “sorella” di Parigi. Poi, come detto nella seconda metà di settembre, ci si sposterà sul Carso, a Lipica, in Slovenia, nella culla dei cavalli lipizzani, nel cuore dell’antichissima scuderia fondata nel 1580 dagli Asburgo.

C’è poco da fare: è la stessa nobiltà degli attacchi a pretendere scenari adeguati. Non per niente nel weekend che si apre oggi lo spettacolo di questo sport che merita di essere conosciuto da vicino va in scena nell’incanto dei Pratoni, dove le ambizioni azzurre hanno cominciato a misurarsi sul campo.

 

comunicato Fise

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