Apertura a investitori stranieri, recupero dello CSIO, supporto alla crescita della base e creazione del vertice sportivo. Questi i principali obiettivi
di Daniela Cursi
“Il mio rapporto con i cavalli comincia come padre di una figlia totalmente appassionata di equitazione. Sono stato lieto di vederla crescere in mezzo ai cavalli. Adesso sono presidente della FIS e “ippononno”. La tradizione continua e guardando mia nipote non posso che confermare quanto ho vissuto con mia figlia”.
Queste le parole di Antonio Lazzaro Volpinari, allora presidente della Federazione sammarinese, alla vigilia dello CSIO San Marino Arezzo 2015..
Ebbene, dal 19 gennaio scorso, alla guida della Federazione c’è proprio lei, la figlia, Marina Volpinari, già consigliere federale per due mandati sotto la presidenza Michelotti. Eletta con 38 voti su 60, è il settimo presidente della FIS.
Unica donna del Consiglio Nazionale del CONS (Comitato Olimpico Sammarinese), che unisce ben 31 Federazioni Sportive, delle quali 17 olimpiche, Marina Volpinari, dopo una vita trascorsa in sella prende le redini più importanti: quelle di una federazione dai numeri piccoli, ma di grande qualità. Una federazione intraprendente, esattamente come la Repubblica di San Marino, patrimonio dell’UNESCO e noto in tutto il mondo come meta turistica. La neo presidente 43enne ha già le idee chiare sul futuro degli sport equestri del Titano: “Far rinascere lo CSIO di San Marino, magari ospitandolo direttamente sul territorio, è uno dei miei obiettivi”, ha dichiarato la Volpinari, che in agenda segna anche “la creazione di un progetto di sostegno a favore dei cavalieri sammarinesi impegnati nelle tre discipline olimpiche, supportandoli fino alla crescita di vertice, e l’incentivo per la nascita della riabilitazione equestre a San Marino”.
Tra i principali obiettivi del quadriennio olimpico che porterà a Tokyo 2020, la Volpinari segna come priorità un’intensa attività federale condivisa con le tre associazioni affiliate (ASE Pennarossa, ASAE Il Branco e Centro Equestre Valgiurata AIV, quest’ultimo unico centro ippico in territorio sammarinese), e mirata ad incentivare il Centro Federale, che, gestito direttamente dalla FIS, con un’intensa frequenza di allievi, da impulso al comparto ludico e all’equitazione di base, per accompagnare il vivaio giovanile verso l’agonismo vero e proprio.
“Ho dedicato all’equitazione 28 anni della mia vita e ho messo in sella mia figlia Athina all’età di 4 anni perché sono convinta che il cavallo sia una sorta di inconsapevole “genitore surrogato” per i nostri giovani. Credo molto nel valore educativo degli sport equestri e accolgo questo incarico con il massimo onere e con grande entusiasmo”, ha dichiarato il neo Presidente.
Marina Volpinari, però, è pronta per un’altra sfida: aprire le porte a investitori stranieri per costruire e gestire un centro equestre e comitato organizzatore di alto livello. “Con una recente delibera, il Congresso di Stato – ha spiegato la Volpinari – ci ha affidato un terreno finalizzato all’eccellenza sportiva equestre. Il nostro compito, ora, è trovare gli investitori interessati ad aprire questa attività a San Marino. Condizione che, tra l’altro, apre le porte ad agevolazioni interessanti e che fa parte del più ampio servizio pubblico “Invest in San Marino”. Il centro si rivelerebbe sicuramente, da subito, un polo d’attrazione per gli eventi di vertice, CSIO compreso”.
Quattro anni e ambiziosi progetti per un presidente guerriero.
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