Era tra i cavalieri più attesi, seppur non incluso nel gruppetto dei favoritissimi della vigilia dell’edizione numero 84 dello CSIO di Roma Intesa Sanpaolo – Piazza di Siena Master fratelli d’Inzeo che si è chiuso oggi. E invece la trasferta per McLain Ward si è trasformata in una passerella. Per lui tre vittorie compreso il Piccolo Gran Premio Engel&Volkers Palm Beach, Florida e Intesa Sanpaolo di ieri e il sigillo del Gran Premio Loro Piana Città di Roma. Un trionfo! Ma lo statunitense non è nuovo a queste performance: già nel 2010 davanti al pubblico di Piazza di Siena aveva vinto entrambe le gare individuali più importanti del concorso romano. In sella a HH Azur, McLain Ward oggi è stato un fulmine di guerra. Doppio netto e tempo in seconda manche di 40.45 secondi. E tutto ciò malgrado Ward abbia dichiarato a caldo che quello di oggi non sia stato il miglior barrage della sua carriera…
La gara di oggi ha vissuto, purtroppo, momenti di tensione per una rovinosa caduta in seconda manche del tedesco Marco Kutscher e il suo Van Gogh. Il tedesco è stato portato in ospedale per accertamenti clinici che al momento scongiurano danni seri, mentre Van Gogh ha lasciato il campo senza apparenti problemi.
Cinquanta i partenti al via. Tredici quelli ammessi alla seconda manche dei quali sette con un percorso netto. Alla fine, solo in tre hanno saputo ripetersi: oltre a Ward anche lo svedese Peder Fredricson secondo su H&M All In (0/0; 42.05) e la connazionale del vincitore Laura Kraut terza su Zeremonie (0/0; 45.39). Con Ken Farrington che ha chiuso al quinto posto il Gran Premio, oltre a vincere una categoria, e il secondo posto in Coppa delle Nazioni di venerdì scorso, il team USA può dichiararsi certamente soddisfatto.
Uno solo azzurro ammesso al secondo giro. Con un errore, ma una veloce prima manche, Emilio Bicocchi e Ares hanno potuto ripresentarsi in campo chiudendo al decimo posto (4/4; 41.21).
McLain Ward:
Stasera la cavalla è stata incredibile, mentre io potevo fare meglio…! Infatti in alcuni punti del percorso ho avuto alcune indecisioni, ci sono state in particolare delle linee in cui Azur ha fatto la sua parte. A volte questo succede e poter contare su una cavalla formidabile come lei fa la differenza. Il giro proposto era come al solito all’altezza di Uliano Vezzani, secondo me uno dei due o tre costruttori migliori del mondo. Nei giorni scorsi si sono visti molti percorsi netti, ma oggi credo che il livello sia salito. Il percorso era più complicato e più tecnico, e questo è stato un vantaggio! Ovviamente sono contento e ringrazio il mio team che è davvero fantastico, che mi permette di avere i cavalli così in forma e di entrare in campo con la massima tranquillità e sicurezza.
Ho visto Azur per la prima volta quando aveva 5 anni. L’ha provata anche Tiffany Foster e per un po’ di tempo è stata nella scuderia di Penelope Leprevost, ma era molto insanguata e molto calda, non facile. Poi, circa un anno e mezzo fa, Francois Mathy e il mio sponsor mi hanno chiesto di tornare a vedere la cavalla. A quel punto ne ho comprato la metà e ora sono felice di montarla, è un sogno. É una cavalla fenomenale. E’ vero che molti dei miei migliori cavalli, come Sapphire, Carlos e anche Azur sono stati allevati in Belgio… forse perché i miei proprietari sono in lì, ma veramente monto anche cavalli francesi e di altre nazionalità.
Emilio Bicocchi:
Per me il concorso è andato in salita e oggi con Ares ci siamo ritrovati. Ha saltato come salta lui di solito. Dobbiamo analizzare bene quello che è successo venerdì, ma credo che sia successo qualcosa in campo prova che dovremo discutere con i tecnici. Certo qui a Piazza di Siena c’è sempre un contesto particolare che dovremo imparare a gestire. Oggi avevo un po’ di preoccupazione per com’era andata venerdì, ma conosco bene il mio cavallo e la continuità con cui ha fatto bene mi ha permesso di entrare con sicurezza.
L’errore che è venuto sulla tavola è incontestabile, era una delle difficoltà proposte dal percorso e non ci sono cose da aggiungere.
comunicato Equi Equipe
foto Marco Proli