Riparte alla grande l’endurance negli Emirati Arabi con 21 cartellini gialli

Riparte alla grande l’endurance negli Emirati Arabi con 21 cartellini gialli

Il lupo perde il pelo, ma non certo il vizio e così la situazione negli Emirati Arabi non è molto cambiata dopo le polemiche e la sospensione comminata dalla FEI. Puntualmente appena prima della riapertura della stagione l’UAE ha ricevuto il via libera a riprendere l’organizzazione di eventi sportivi di endurance. I controlli, però, ci sono stati ed in una sola settimana di gare hanno portato a 21 cartellini gialli.

Il primo concorso di una certa importanza è andato in scena a Al Wathba, Abu Dhabi. Nella 100km il traguardo è stato tagliato da 20 dei 108 concorrenti in gara. Non è stata registrata una riduzione delle velocità, redini extra-lunghe sono state usate come frustini e molti cavalieri si sono ritirati poco prima dei gate veterinari per evitare penalizzazioni o per non incappare in eliminazioni che comportano poi anche sospensioni.

La maggior parte dei cartellini gialli sono stati dati per ‘crewing violations’, mentre le tante eliminazioni sono riconducibili all’intransigenza dei veterinari di servizio nell’espletamento delle loro funzioni.

Tutti i cavalli squalificati per un insufficiente recupero post sforzo, per problemi metabolici e per zoppia sono stati trasferiti in clinica. Sono stati 4 i casi che hanno necessitato di un invasivo intervento veterinario in loco. Fortunatamente non ci sono state fratture.

Ad andare ad aggiungersi al copioso dossier della UAE in materia di violazioni è stato l’avvistamento del famoso trainer  Ali Al Muhairi nella Vet-Area.  Ali Al Muhairi sta scontando una squalifica di 4 anni per violazione del regolamento anti-doping ed era già stato visto ad un altra gara.

Gli ufficiali di gara sono stati avvisati dai dirigenti FEI del settore endurance, Brian Sheahan e Manuel de Melle, che anche il ‘semplice chiudere un occhio’ avrebbe gravissime conseguenze.

La FEI ha dichiarato:

La Fei controlla attivamente e le federazioni degli Emirati Arabi prendono la loro responsabilità seriamente facendo tutto il possibile per garantire l’organizzazione di competizioni in cui il benessere dei cavalli sia una priorità.

fonte: Horse and Hound

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