Dopo questo fine settimana l’Italia è tenuta a camminare a testa alta per onorare i successi che atleti “giovani” e “diversamente giovani” hanno messo a segno oggi in tutte le discipline sui campi internazionali di manifestazioni delle più disparate nazioni.
La nostra equitazione non funziona? I nostri istruttori non sono capaci? Le due vittorie firmate dai giovanissimi Giampiero Garofalo ed Emanuele Bianchi in due diverse categorie dello Csio di Odense oggi non sono “l’uovo fatto fuori dal canestrino”, ma la dimostrazione che in anni di malgestione da parte della FISE l’iniziativa privata di atleti, genitori e istruttori ha comunque dato i suoi frutti. Pensate se da parte della Fise si fossero messe in atto politiche di contenimento dei costi, riduzione dei prezzi, ottimizzazione delle procedure interne e tutto il resto.
Emanuele Bianchi, ex campione d’Europa juniores, ha siglato oggi in sella a Zycalin W il successo in una prova 1,50m battendo cavalieri del calibro di Joerg Naeve, Katharina Offel, Jerome Guery, Soeren Pedersen e Wilm Vermeir.
L’Inno di Mameli intonato in onore di Emanuele Bianchi è stato preceduto dallo stesso inno che ha messo tutti sull’attenti per festeggiare la vittoria di Giampiero Garofalo e Stolberg della Verdina nella gara precedente, una categoria 1,45m.
Ricordiamo che gli stessi cavalieri insieme a Luigi Polesello e Filippo Bologni ieri si erano piazzati 3° in Coppa delle Nazioni.
Classifica 1,50m ! Classifica 1,45 !